Çandarlı Kara Halil Hayreddin Pascià: differenze tra le versioni

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{{F|storia|luglio 2010}}
{{Bio
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Membro della illustre famiglia dei Çandarlı il cui ruolo fu di fondamentale importanza nei primi decenni di vita dell'[[Impero Ottomano]], proveniva dai ranghi militari, dove occupava la posizione di [[kazasker]]<ref>Dall'{{arabo|ﻗﺎﻀﻲ ﺍﻟﻌﺴﻜﺮ|Qāḍī al-ʿaskar}} ("[[Qadi]] dell'esercito").</ref> (<big>قاضسکر</big>), capo della giustizia militare (in precedenza la carica di visir era attribuita a personalità di cultura, provenienti dalla classe dei "ilmiye").
 
La sua nomina a Gran Visir avvenne nel settembre del [[1364]]. Le sue iniziative più rilevanti furono l'implementazione del sistema del "[[devshirme]]", strumento che si rivelerà decisivo per l'ascesa dell'Impero a grande potenza militare, funzionale all'istituzione del corpo dei [[Giannizzeri]], fortemente voluta poco tempo prima dal Gran Visir e dallo stesso [[Sultano ottomano]] [[Murad I]].<ref>AA.VV., (a cura di [[Robert Manrtran]]), ''Storia dell'impero ottomano'', Lecce, Argo, 1999, p. 56.</ref> Mantenne la carica fino alla morte, avvenuta il [[22 gennaio]] del [[1387]]: il suo visirato fu il più lungo della storia.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*AA.VV., (a cura di [[Robert Manrtran]]), ''Storia dell'impero ottomano'', Lecce, Argo, 1999.
 
{{Gran Vizir dell'Impero Ottomano}}