Yamaha YZF-R1: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Con la R1, Yamaha ha dato avvio ad un cambiamento di strategia: le moto sportive degli [[anni 1990|anni novanta]] erano perlopiù di 750 [[centimetro cubo|cm<sup>3</sup>³]] di [[cilindrata]] e a R1 è stata la prima moto da 1000 &nbsp;cm<sup>3</sup>³ con caratteristiche veramente sportive, a differenza delle precedenti che erano più pesanti e poco maneggevoli. La combinazione di leggerezza e aggressività dell’erogazione hanno dato un marchio a questa moto, a volte difficile da gestire, se non si era abbastanza esperti.
 
Il primo modello di R1, del 1998, aveva un motore a [[carburatore|carburatori]] da 150 [[cavallo vapore|cv]] a 10000 [[giri al minuto|giri/min]] e 11 kgm di [[coppia motrice]] a 8500 giri, misure di [[alesaggio]] x [[corsa (meccanica)|corsa]] di 74 x 58 [[millimetro|mm]], 5 valvole per cilindro e [[passo (veicoli)|interasse]] di 1395 &nbsp;mm. Il [[telaio (meccanica)|telaio]] era un’evoluzione del Deltabox delle precedenti Yamaha FZR 1000. La [[forcella (moto)|forcella]] era da 41 &nbsp;mm, i freni anteriori con [[freno a disco|doppio disco]] da 298 &nbsp;mm e peso in ordine di marcia 205 &nbsp;kg.
 
La versione del [[2002]] ha subito diverse modifiche: innanzitutto un [[restyling (auto)|restyling]] estetico, nuovo telaio più rigido di circa il 30%, ma anche l’adozione dell’[[iniezione elettronica]]; la [[potenza (fisica)|potenza]] è aumentata a 152 cv&nbsp;CV a 10500 giri/min (una decina in meno rispetto alla [[Suzuki GSX-R 1000]]), con una erogazione più lineare che rende la guida più equilibrata. Il peso dichiarato si assesta su 174 &nbsp;kg a secco.
[[File:Yamaha YZF-R1.jpg|thumb|left|La YZF-R1 in versione Superbike]]
 
Nel [[2004]] si è avuta un’ulteriore evoluzione, sia tecnica che estetica. Gli scarichi sono diventati 2 e sono spostati sotto la sella, le misure del motore sono diventate più [[rapporto alesaggio-corsa|superquadre]], 77 x 53,6 &nbsp;mm e il peso a secco è diventato di 172 &nbsp;kg. La potenza, grazie ad un maggior allungo garantito dal nuovo motore, è aumentata a 172 cv&nbsp;CV a 12500 giri/min. La R1 2004 è dotata di pompa radiale per i freni anteriori con pinze anch’esse radiali. Si è riscontrato un peggioramento della maneggevolezza, dovuto soprattutto ad una posizione di guida più seduta sul posteriore, ma l’efficacia di telaio, freni e motore garantiva migliori prestazioni nella guida rispetto alla versione precedente.
 
Nel [[2006]] ci sono state solo piccole migliorie tecniche, il [[forcellone]] è stato allungato per garantire più trazione, l’interasse è aumentato così a 1415 &nbsp;mm. Per quanto riguarda il motore la nuova potenza dichiarata era di 175 cv&nbsp;CV.
 
Il modello [[2007]] ha presentato invece una rivoluzione, l’adozione delle 4 valvole per cilindro. La potenza è salita a 180 cv&nbsp;CV ed è stato adottato per la prima volta un acceleratore a comando elettronico (YCCT-I) insieme ad un sistema di aspirazione a geometria variabile (la lunghezza dei cornetti è maggiore ai bassi regimi e minore agli alti), per migliorare erogazione e potenza. I freni anteriori sono diventati a 6 pistoncini con dischi da 310 &nbsp;mm, ed è comparsa una [[frizione (meccanica)|frizione]] antisaltellamento.
 
Nel [[2009]] un’altra innovazione: l’adozione di un albero “a croce” che caratterizza il motore a scoppi irregolari, derivato dalla [[Yamaha YZR-M1]] (prototipo da competizione). Anziché avere uno scoppio ogni 180° di rotazione come tutti i motori 4 [[motore in linea|cilindri in linea]], la R1 2009 ha una sequenza 0°-270°-180°-90°. Il sound che ne deriva è esattamente quello di un V4 di 90°. Le misure di alesaggio e corsa diventano 78 x 52,2 &nbsp;mm, il [[rapporto di compressione]] è di 12,7:1, la potenza di 182 cv&nbsp;CV a 12500 giri, la coppia max 11,8 kgm a 10000 giri.
 
La scelta di una fasatura a scoppi irregolari è dovuta alla ricerca di una migliore risposta del motore in uscita di curva, infatti questo motore si caratterizza per una notevole spinta ai medi regimi, dovuta anche all’acceleratore elettronico con 3 mappature. Purtroppo l’albero a croce impone un contralbero antivibrazioni, che contribuisce ad aumentare il peso della moto, sopra la media delle avversarie (206 &nbsp;kg in ordine di marcia).
 
Nella sua versione sportiva, nel [[campionato mondiale superbike]] riesce a vincere, per la prima volta nella sua storia, il titolo piloti [[campionato mondiale superbike 2009|2009]], con alla guida l’esordiente americano [[Ben Spies]].