Tasso di attualizzazione: differenze tra le versioni

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=== Effetto dell'inflazione ===
 
Ricordando che l'inflazione rappresenta la perdita di potere d'acquisto dell'unità monetaria, qualora il flusso di cassa venga stimato in termini reali allora il tasso privo di rischio dovrà essere espresso in termini reali. Pertanto dal rendimento dei titoli di Stato che normalmente è espresso in termini nominali si dovrà sottrarre in prima approssimazione il tasso di inflazione attesa .
 
 
Indicato con
 
<math>C </math>: il capitale
 
<math>\ i_{r} </math>: il tasso di interesse reale
 
<math>\ i_{n} </math>: il tasso di interesse nominale
 
<math>\ \pi^{e} </math>: il tasso di inflazione attesa
 
 
è lecito scrivere
 
<math> C \cdot\ \left (1 + i_{r} \right )= C \cdot\ \left(1 + i_{n} \right ) \cdot\ \left(1 - \pi^{e} \right )</math>
 
eliminato il fattore C da ambo i membri ed effettuando i prodotti si ottiene
 
<math> 1 + i_{r} = 1 - \pi^{e} + i_{n} - i_{n}\cdot\ \pi^{e} - 1</math>
 
ossia
 
<math>\ i_{r} = i_{n} - \pi^{e} - i_{n}\cdot\ \pi^{e} </math>
 
Essendo <math>\ i_{n} \gg \ i_{n} \cdot\ \pi^{e}</math>
 
l’addendo <math>\ i_{n} \cdot\ \pi^{e}</math> in prima approssimazione è trasdcurabile.
 
Dunque risulta
 
(*) <math>\ i_{r} \simeq \ i_{n} - \pi^{e} </math>
 
Qundi sottraendo dal tasso nominale il tasso di inflazione atteso, si commetterà un’errore <math>\epsilon</math>.
 
 
Nel seguito si forniscono alcuni dettagli sugli errori di stima e di calcolo del tasso di attualizzazione reale.
Poiché i tassi di interesse sono valori numerici troncati/arrotondati ad una certa cifra decimale oppure sono noti con una data incertezza (si pensi alla varianza dell’inflazione attesa), l’errore nella stima di <math> i_{r}</math> nella nostra approssimazione (*) sarà dovuto a due contributi: l’errore di troncamento/arrotondamento <math>\epsilon_{1}</math> e l’errore di approssimazione <math>\epsilon_{2}</math> introdotto nella formula (*).
 
<math> \epsilon = \epsilon_{1} + \epsilon_{2} </math>