Carlo Stuparich: differenze tra le versioni

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Terminati gli studi primari e secondari nella città natale, Carlo si iscrisse nel 1913, all’Istituto di Studi Superiori di Firenze raggiungendo il [[Giani Stuparich|fratello Giani]] che già ivi si trovava e partecipò al movimento e alla rivista de "[[La Voce (rivista)|La Voce]] di Prezzolini".
 
[[Irredentismo italiano|Irredentista]], volontario nella [[prima guerra mondiale]], assieme al fratello Giani, rimasto isolato durante un attacco austriaco, vicino al [[forte Corbin]], in Val Sillà sul [[Monte Cengio]] ([[Altopiano di Asiago]]), dopo aver perduto tutti i suoi uomini, decise di togliersi la vita per non cadere nelle mani del nemico.
 
Nel 1918, alla memoria del Sottotenente Carlo Stuparich del [[1º Reggimento "Granatieri di Sardegna"|1º reggimento]] dei [[Granatieri di Sardegna]] del XCII battaglione M.T., venne conferita la [[Medaglia d'oro al valor militare]]. In sua memoria venne intitolato uno dei 41 [[Cimiteri di guerra dell'Altopiano dei Sette Comuni]].