Carlo Coccia: differenze tra le versioni

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Era figlio di un violinista di Napoli. Il padre l'aveva destinato allo studio dell'architettura, ma la sua passione per la musica fece cambiare questo progetto.<ref name="fetis">''Coccia (Charles)'', in François-Joseph Fétis, ''Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique'', vol. 2, pagg. 326-327, Parigi, Firmin-Didot (Paris), 1866-1868 [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k69718c.r=fétis+biographie.langFR online]</ref>
 
Un oscuro insegnante, di nome Visocchi<ref name="fetis" />, gli insegnò i rudimenti della musica. Coccia aveva una bella voce da soprano e cantava nelle chiese.<ref name="fetis" /> All'età di nove anni ricevette lezioni da Pietro Casella.<ref name="fetis2">''Coccia (Carlo)'', in François-Joseph Fétis, ''Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique. Supplément et complément.'', vol. 1, Parigi, Firmin-Didot (Paris), 1878-1880 [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k697260.r=fétis+biographie.langFR online]</ref> Ancora giovanissimo, compose una serenata, alcuni solfeggi, una cantata e un capriccio per piano.<ref name="fetis" /> Continuò poi gli studi al [[Conservatorio di Santa Maria di Loreto]]<ref name=villarosa>''Coccia Carlo'', in Carlo Antonio de Rosa di Villarosa, ''[http://books.google.fr/books?id=oecWAAAAYAAJ&printsec=frontcover&hl=it Memorie dei compositori di musica del regno di Napoli: raccolte dal marchese di Villarosa]'', Stamperia reale, Napoli, 1840, pagine 50-52</ref>, dove ebbe come insegnanti [[Saverio Valente]], (per il canto<ref name = florimo>''Carlo Coccia'', in Francesco Florimo ''[http://www.archive.org/details/cennostoricosul01florgoog Cenno storico sulla scuola musicale di Napoli]'', Tipografia di Lorenzo Rocco, Napoli, 1869, volume I, pagine 528-534</ref>
) e [[Fedele Fenaroli]] (per contrappunto e composizione<ref name = florimo />). Uscito dal conservatorio conobbe [[Giovanni Paisiello]].<ref name="fetis2"florimo /> Quest'ultimo,che inlo particolare,perfezionò nella composizione e lo prese sotto la propria protezione: grazie alle sue raccomandazioni, Coccià poté essere ammesso come insegnante di musica nelle migliori case di Napoli, e venne nominato accompagnatore al piano per i concerti privati del re [[Giuseppe Bonaparte]].<ref name="fetis" />
 
Nel [[1807]] Coccia scrisse, per il [[Teatro Valle]] di [[Roma]], la sua prima opera, ''[[Il matrimonio per lettera di cambio]]'', che non ebbe successo. (Il libretto di quest'opera è basato su una commedia di [[Camillo Federici]], che fu la base anche per ''[[La cambiale di matrimonio]]'' di [[Gioacchino Rossini]].) Scoraggiato, il compositore avrebbe voluto rinunciare al teatro e tornare a Napoli a dedicarsi alle precedenti occupazioni, ma Paisiello lo esortò a continuare.<ref name="fetis" /> Nacque ''[[Il poeta fortunato]]'', dato a [[Firenze]] nel [[1808]], che fu invece ben accolto. Ebbe così inizio la copiosa produzione operistica del compositore, che vide grandi successi, come ''[[Clotilde (opera)|Clotilde]]'' nel [[1815]], ma anche fiaschi clamorosi, come ''[[Etelinda]]'' nel [[1816]]. A [[Ferrara]], in occasione della seconda recita di ''[[Voglia di dote e non di moglie]]'', Coccia stesso sostituì il buffo Lipparini, colpito da improvvisa indisposizione, ottenendo calorosi applausi.<ref name="fetis" />