Miriam Mafai: differenze tra le versioni
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A partire dagli anni '80, al giornalismo Miriam Mafai affianca la scrittura di opere di [[saggistica]], da ''L'uomo che sognava la lotta armata'' (1984) a ''Pane Nero. Donne e vita quotidiana nella seconda guerra mondiale'' (1987) a ''Il lungo freddo. Storia di Bruno Pontecorvo, lo scienziato che scelse l'Urss'' (1992), da ''Botteghe Oscure addio. Com'eravamo comunisti'' (Premio Cimitile nel 1996) a ''Dimenticare Berlinguer'' (1996), da ''Il sorpasso. Gli straordinari anni del miracolo economico 1958-1963'' (1997) a ''Il silenzio dei comunisti'' (2002). In ultimo aveva pubblicato nel 2006 ''Diario italiano'', raccolta degli editoriali pubblicati su ''Repubblica'' a partire dal 1976.
Nel [[1994]] aderisce al partito [[Alleanza Democratica (Italia)|Alleanza Democratica]] e alle [[Elezioni politiche italiane del 1994|elezioni di quell'anno]] viene [[Risultati delle elezioni politiche italiane del 1994 (Camera dei deputati)|eletta]] alla [[Camera dei deputati]], nella [[Deputati della XII Legislatura della Repubblica Italiana|
Nel 2005 ha vinto il Premio Montanelli, per la sua attività votata allo sviluppo della cultura italiana del [[1900|'900]], con particolare attenzione al mondo femminile. Nel corso della sua attività di scrittrice questa attenzione non verrà mai meno: in occasione del suo ottantesimo compleanno ebbe modo di dichiarare: «Alle giovani dico sempre di non abbassare la guardia, non si sa mai. Le conquiste delle donne sono ancora troppo recenti»<ref>Corriere della Sera.it Cronache. Addio a Miriam Mafai. Signora scomoda e polemica del giornalismo e della sinistra. http://www.corriere.it/cronache/12_aprile_09/addio-a-miriam-mafai_d59a6832-824e-11e1-9c86-d5f7abacde61.shtml</ref>.
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