Otoscopia: differenze tra le versioni

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Per prima cosa l'esaminatore deve esercitare una trazione verso l’alto ed in dietro sul padiglione auricolare. Questa manovra consente di ottenere un discreto raddrizzamento del condotto uditivo estereno, che fisiologicamente tende ad essere curvo.
Va posta particolare attenzione alla osservazione del condotto uditivo, per evidenziarne la forma, la dolorabilità, l'eventuale presenza di materiale (essudato, corpi estranei, eczema). L’eventuale presenza di cerume può renderne necessaria la rimozione con irrigazione del canale auricolare con acqua tiepida. A tal fine si usa una siringa da 20-30 cc o di maggiore capacità.
Successivamente l'attenzione va rivolta alla membrana timpanica, che deve essere considerata come la finestra dell’orecchio medio, e che è convenzionalmente suddivisa in quattro quadranti: antero-superiore, antero-inferiore, postero-superiore e postero-inferiore: questa suddivisione è utile nella diagnosi di sede delle lesioni dell’orecchio medio.
L'esaminatore deve poter cogliere la posizione, il colore, la translucidità e mobilità della membrana timpanica. La membrana è di colore grigio perla, translucida e presenta specifici punti di repere: tra questi il processo corto del martello, la “pars flaccida”, il processo lungo del martello ed il ”triangolo luminoso”, un’area molto importante nella diagnosi di malattie dell’orecchio medio.
 
 
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