Quinto Cecilio Metello Pio: differenze tra le versioni

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bio
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Al ritorno di Silla a Roma nell'83 a.C., venne ricompensato con il titolo di [[pontifex maximus]]. Questo fu l'unico caso nell'intera storia della Roma repubblicana in cui il titolo venne assegnato senza votazione, poiché Silla si era nominato ''[[dittatore (storia romana)|dictator]]''. Il fatto suscitò notevoli critiche in quanto pare che Metello Pio fosse affetto da balbuzie e che per questo motivo doveva ripetere durante le formule religiose ogni qual volta commetteva un errore. Pare che Silla, oltre che per riconoscenza all'amico, lo nominò anche per il suo spirito profondamente ironico.
 
Eletto [[console (storia romana)|console]] nell'[[80 a.C.]], venne poi mandato in Spagna come [[proconsole (storia romana)|proconsole]], per reprimere la rivolta di [[Quinto Sertorio]], parente di [[Gaio Mario]] nonché esperto generale, che dopo la disfatta dei ''populares'' aveva fondato una repubblica autonoma nella [[Spagna Ulteriore]]. Qui Metello Pio rivelò doti strategiche inaspettate tenendo una guerra di logoramento contro lo stesso Sertorio e salvando più volte la reputazione al giovane [[Gneo Pompeo Magno]], affiancatosi a lui nella guerra per ordine del Senato nel [[77 a.C.]]. La guerra terminò nel [[72 a.C.]] con la cattural'assassinio di Quinto Sertorio da parte di un suo sottoposto. Tornato a Roma Metello Pio ottenne il trionfo nel [[71 a.C.]], e morì nel [[64 a.C.]] o [[63 a.C.]] per cause naturali. Gli successe al pontificato [[Gaio Giulio Cesare]], tornato a Roma dopo la morte di Silla.
 
Per via delle sue imprese militari Metello Pio ricevette il rispetto degli storici militari romani, in particolare da [[Sesto Giulio Frontino]], che lo cita frequentemente nel suo libro ''Stratagemata''.