Ceramica sigillata: differenze tra le versioni

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A partire dall'[[arte augustea|età augustea]] fu quindi largamente diffusa. La sfumatura rossa di questi pezzi varia da fabbrica a fabbrica e la produzione fu di serie, standardizzata su non troppe forme (soprattutto coppe, crateri e tazze), ispirata nella decorazione alla coeva produzione di vasi argentei, in maniera più o meno diretta.
 
I frammenti di ceramica sigillata, facilmente riconoscibili e databili, costituiscono utilissimi "fossili guida" per la datazione delle [[scavo (archeologia)#Scavo stratigrafico|stratigrafie]] negli [[Scavo archeologico|scavi archeologici]]. L'ampia diffusione di questa ceramica e la sua produzione per l'esportazione organizzata da veri e propri imprenditori, e la possibilità di conoscerne i nomi e la posizione sociale per mezzo dei bolli impressi sui vasi, hanno avuto grande importanza per la conoscenza dell'[[economia romana|economia]] antica.
 
Lo studio di firme stampigliate e scarichi di formace ha permesso di classificare con notevole precisione almeno una ventina di fabbricanti, ciascuno dei quali aveva vari servi o [[liberto|liberti]] addetti alla produzione.