Obelisco Vaticano: differenze tra le versioni

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Il globo è ai musei capitolini ed in cima all'obelisco non c'è nessun globo
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Realizzato in [[granito]] rosso, svetta per un'altezza di 25,5 metri e con il basamento (composto da quattro leoni bronzei, opere di [[Prospero Antichi]]) e la croce raggiunge quasi i 40 metri.
 
== Origine ==
Di origine egiziana, è privo di [[geroglifico egizio|geroglifici]] e proviene, secondo [[Gaio Plinio Secondo|Plinio]], dalla città di [[Eliopoli|Heliopolis]]; prima venne sistemato nel ''Forum Iulii'' di [[Alessandria d'Egitto]] ed in seguito fu portato a Roma da [[Caligola]] nel [[37]], e collocato sulla spina del [[Circo di Nerone]]. Rimase in questa posizione anche dopo che il circo cadde in disuso, occupato da una [[necropoli vaticana|necropoli]]. Si ritrovò poi a fianco dell'[[antica basilica di San Pietro]], presso [[Chiesa di Santa Maria della Febbre|Rotonda di Sant'Andrea]]. Infatti è l'unico obelisco antico di Roma che non sia mai caduto.
 
== Spostamento ==
Fu spostato e rialzato per volere di [[papa Sisto V]] nell'estate del [[1586]] sotto la direzione dell'architetto [[Domenico Fontana]] che impiegò grandi mezzi e quattro mesi per compiere l'opera: fu il primo degli obelischi ad essere rialzato in epoca moderna. Nelle operazioni di innalzamento svoltesi il 10 settembre del 1586 vi fu il famoso grido di un certo marinaio Domenico Bresca: [[Acqua alle funi|"Acqua alle funi!"]] al fine di evitare lo spezzamento delle corde che stavano pericolosamente per cedere sotto il gran peso dell'obelisco. Nell'occasione dello spostamento il globo che svettava sulla vetta venne trasferito ai [[Musei Capitolini]].
 
Nell'occasione dello spostamento il globo che svettava sulla vetta venne trasferito ai [[Musei Capitolini]]. Secondo la leggenda nel globo da cui era sormontato erano contenute le ceneri di [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]]; dal riferimento cesareo all'[[Aquila (araldica)|aquila]] imperiale romana deriva il termine ''aguglia'', inizialmente usato solo per gli obelischi, e oggi trasformato in ''guglia''. Sisto V fece collocare {{Chiarire|nel globo}} una reliquia della [[Croce di Cristo]].
 
== Reliquia ==
La concessione di una indulgenza perpetua di dieci anni ed altrettante quarantene a chi, di fronte all'obelisco, venerasse la [[Croce di Cristo]] recitandovi un [[Pater]] ed un [[Ave Maria|Ave]], fece presumere che Sisto V avesse collocato nella gran croce di bronzo posta sull'obelisco una particella della [[Croce di Cristo|Vera Croce]] il 26 settembre 1586, seppure in occasione del restauro della croce, non si trovò reliquia alcuna. Tuttavia il 12 aprile 1740 vi fu posta e presa da un reliquiario della basilica di s. Pietro, gia' di quella di s. Croce in Gerusalemme.<ref>{{cita libro | cognome=Moroni | nome=Gaetano | titolo=Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni | editore=Tipografia Emiliana | città=Venezia | anno=1848 | pagine=194 }}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
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== Collegamenti esterni ==
* [http://romaleggendaria.blogspot.com/2009/10/lobelisco-di-piazza-san-pietro.html La leggenda del grido di Bresca]
 
{{Portale|Cattolicesimo|Antica Roma|Architettura|Roma}}
 
[[Categoria:Obelischi di Roma|Vaticano]]