Marco Minucio Felice: differenze tra le versioni

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|Nome = Marco
|Cognome =Minucio Felice
|PreData = in [[Lingua latina|latino]]; ''Marcus Minucius Felix''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Cirta
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = seconda metà [[II secolo]]
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 260?
|NoteMorte =  circa
|Attività = scrittore
|Attività2 = letteratoavvocato
|Epoca = 100
|Nazionalità = berberoromano
}}
 
Convertito al cristianesimo, fu grande esponente della letteratura [[apologetica]] cristiana (secondo, in quanto a fama, al solo [[Quinto Settimio Fiorente Tertulliano|Tertulliano]]). È famoso per l<nowiki>'</nowiki>''[[Octavius]]'', un dialogo tra il pagano Cecilio Natale e il cristiano Ottavio Ianuario, un avvocato provinciale, amico e compagno di studi di Felice; [[Sofronio Eusebio Girolamo]] gli attribuisce una seconda opera, il romanzo didascalico ''[[De fato (Minucio Felice)|De fato]]'', di cui però non vi sono tracce.
 
Non è noto con certezza quando visse: la sua vita è variamente collocata tra il 160 e il 300.
 
== Biografia ==
 
Quasi nulla è noto della vita di Minucio Felice. Il suo ''[[Octavius]]'' è simile all<nowiki>'</nowiki>''[[Apologeticum]]'' di [[Quinto Settimio Fiorente Tertulliano]], e la datazione della vita di Felice dipende dal rapporto tra la sua opera e quella dello scrittore africano morto nel 230. Nelle citazioni degli autori antichi (Seneca, Varrone, Cicerone) è più preciso di Tertulliano e questo concorderebbe col suo essere anteriore a Tertulliano, come afferma anche [[Lucio Cecilio Firmiano Lattanzio]]; [[Sofronio Eusebio Girolamo]] lo vuole invece posteriore a Tertulliano, sebbene si contraddica dicendolo posteriore a [[Tascio Cecilio Cipriano]] in una lettera e anteriore in un'opera. Per quanto riguarda gli estremi della sua esistenza Felice menziona [[Marco Cornelio Frontone]], morto nel 170; il trattato ''Quod idola non dii sint'' è basato sull<nowiki>'</nowiki>''Octavius'', dunque se quello è di Cipriano (morto nel 258) Frontone non fu attivo oltre il 260, altrimenti il termine ''ante quem'' è Lattanzio, attorno al 300.
Del Minucio Felice uomo sappiamo ben poco: è però certo che nacque nella [[Numidia]], quasi sicuramente a [[Cirta]] (quindi conterraneo ed amico di [[Marco Cornelio Frontone|Frontone]], maestro di [[Marco Aurelio]]), che visse per quasi tutta la sua esistenza a [[Roma]], che fu un [[avvocato]] molto ricco e che la sua vita si svolse nel II secolo dopo [[Cristo]].
 
Anche la zona d'origine di Felice è sconosciuta. Lo si ritiene talvolta di origine africana, sia per la sua dipendenza da Tertulliano, sia per i riferimenti alla realtà africana: la prima ragione, però, non è indicativa, in quanto dovuta al fatto che all'epoca i principali autori di lingua latina erano africani, e dunque il loro era lo stile cui ispirarsi; la seconda, inoltre, potrebbe dipendere esclusivamente dal fatto che il personaggio pagano dell<nowiki>'</nowiki>''Octavius'', Cecilio Natale, era africano, come attestato da alcune iscrizioni. Cionondimeno, è significativo che entrambi i personaggi dell<nowiki>'</nowiki>''Octavius'' abbiano nomi citati in iscrizioni africane,<ref>Ottavio Ianuario a [[Saldae]] ({{CIL|8|8962}}) e Cecilio a [[Cirta]] ({{CIL|8|7097}}, {{CIL|8|7098}}, {{CIL|8|6996}}).</ref> e che lo stesso valga per il nome Minucio Felice.<ref>A [[Tebessa]] ({{CIL|8|1964}}) e [[Cartagine]] ({{CIL|8|12499}}).</ref>
Grande esponente della letteratura [[apologetica]] (secondo, in quanto a fama, al solo [[Quinto Settimio Fiorente Tertulliano|Tertulliano]]), scrisse il dialogo ''[[Octavius]]'', che ci è pervenuto, e un romanzo didascalico, il ''[[De fato (Minucio Felice)|De fato]]'', che invece non è arrivato ai giorni nostri.
 
I personaggi dell<nowiki>'</nowiki>''Octavius'' sono reali, tutti e tre avvocati. Il pagano, Cecilio Natale, era nativo di [[Cirta]] (dove l'omonimo registrato dalle iscrizioni aveva ricoperto cariche sacerdotali) e viveva a Roma, come Minucio, di cui seguiva l'attività forense; Ottavio, invece, è appena arrivato nella capitale all'epoca in cui è ambientata l'opera, e ha lasciato la propria famiglia nella provincia d'origine.
 
== L'Octavius ==
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Non si può negare che il Cristianesimo sia autentico, spontaneo, genuino e sincero, ma certamente nulla ha della carica rivoluzionaria che ne aveva facilitato la diffusione fra i ceti subalterni e che per alcuni intellettuali (Tertulliano era uno di loro) costituiva ancora il fascino principale della nuova religione.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Paul Lejay, «[[s:en:Catholic Encyclopedia (1913)/Minucius Felix|Minucius Felix]]», ''Catholic Encyclopedia'' (1913).
==Altri progetti==
{{interprogetto|s=en:Author:Minucius Felix|s_etichetta=Minucio Felice}}