Bacurio l'Iberico: differenze tra le versioni

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Esponente della famiglia reale dell'[[Iberia caucasica]], fu probabilmente costretto all'esilio dopo la pace del [[363]] fra [[Gioviano]] e [[Sapore II]]. Fece carriera nell'[[esercito romano]] cambattendo contro i [[goti]] come ''tribunus sagittariorum'' nella [[battaglia di Adrianopoli (378)|battaglia di Adrianopoli]] nel [[378]].<ref>[[Ammiano Marcellino]], ''Res gestae'' XXXI.12.16</ref> In seguito divenne ''[[Comes domesticorum]]'' sotto [[Teodosio I]].<ref>[[Tirannio Rufino]], ''Historia Ecclesiastica'', X.11.</ref> Secondo [[Socrate Scolastico]] fu anche [[Dux Palaestinae]] e, nella campagna contro [[Magno Massimo]], ''[[Magister militum]]''.<ref>[[Socrate Scolastico]], ''Historia Ecclesiastica'',I,20. Probabilmente Socrate Scolastico si confonde tra la campagna contro [[Magno Massimo]] e quella contro [[Flavio Eugenio]], dove effettivamente Bacurio era ''[[Magister militum]]''.</ref>
 
Nel [[394]] era ''Magister militum'' di Teodosio I al comando di contingenti di goti che fronteggiarono le truppe dell'usurpatore [[ Flavio Eugenio]] nella [[battaglia del Frigido]], dove, secondo [[Zosimo (storico)|Zosimo]], perse la vita combattendo con coraggio.<ref>[[Tirannio Rufino]], ''Historia Ecclesiastica'', XI.33.</ref><ref>; [[Zosimo (storico)|Zosimo]], ''Historia Nova'', IV,57.</ref><ref>; [[Socrate Scolastico]], ''Historia Ecclesiastica'', V,25.</ref> Bacurio è la fonte principale di [[Tirannio Rufino]] per quel che riguarda la conversione al cristianesimo dell'[[Iberia caucasica]].<ref>[[Tirannio Rufino]], ''Historia Ecclesiastica'', X.11.</ref>
 
== Note ==