Shulchan Arukh: differenze tra le versioni

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Lo '''''Shulchan Arukh''''' (in [[lingua ebraica|ebraico]]: '''שולחן ערו'', ''tavola apparecchiata'') <ref>Scritto in diverse ortografie, tra cui ''Shulhan Aruch'', ''Shulhan Arukh'', ''Shulkhan Aruch'' e più comunemente ''Shulchan Aruch''.</ref> è un testo sapienziale ebraico redatto [[Safed]] ([[Israele]]) da [[Rabbino|Rabbi]] [[Joseph ben Ephraim Karo]] (anche Yosef Caro, o Qaro) nel [[XV secolo]] (1563 circa) e pubblicato a [[Venezia]] nel 1565,<ref>''Codex Judaica'', Mattis Kantor 2005.</ref> contenente le norme rituali e comportamentali ebraiche.
 
Noto anche come "Codice di Legge Ebraica", è la più autorevole [[codificazione]] di leggi dell'ebraismo. Nato come riassunto delle disposizioni talmudiche, viste anche alla luce del tempo trascorso dalla chiusura del [[Talmud]] e degli studi di grandi sapienti ebrei quali [[Mosè Maimonide]] e il [[Rashi]], è diventato esso stesso, nel corso dei secoli, oggetto di esegesi, specie in funzione delle mutate condizioni sociali e politiche.
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Lo Shulchan Arukh segue la stessa struttura dell‘''[[Arba'ah Turim]]'' di Rabbi [[Jacob ben Asher]]. Questi libri furono scritti dal punto di vista del [[Minhag]] sefardita, altre opere dal titolo ''Shulchan Aruch'' o ''Kitzur Shulcan Aruch'', citati qui di seguito, furono scritti dal punto di vista [[Minhag]] ashkenazita. Ci sono quattro sezioni, ognuna delle quali suddivisa in molti capitoli e paragrafi:
 
#[[Orach Chayim]] - leggi della [[preghiera ebraica|preghiera]] e [[sinagoga]], del [[Shabbat]], delle [[Festività ebraiche|festività ]];
#[[Yoreh De'ah]] - leggi della [[kasherut]]; della [[Ghiur|conversione religiosa]]; [[Morte nell'ebraismo|lutto]]; leggi che riguardano [[Israele]]; leggi di purezza famigliare
#[[Even Ha'ezer]] - leggi del [[matrimonio]], [[divorzio]] e simili;
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Inizialmnete Karo intese basarsi sul proprio giudizio relativo alle differenze di opinione tra le varie autorità rabbiniche, specialmente quando poteva affermare il suo punto di vista basato sul [[Talmud]]. Ma poi abbandonò tale idea perché, come ebbe a scrivere:<ref>''Introduction to Beit Yosef'', Karo, stampato sul 1º del [[Tur]], 'Orach Chaim'.</ref> "Chi ha il coraggio di sollevare la testa in alto tra le montagne, gli apici eccelsi di [[Nomi di Dio nella Bibbia|Dio]]?" e anche perché può aver pensato, anche se non menziona tale conclusione, che non avrebbe potuto avere alcun seguito se fondava la sua autorità in opposizione a quella degli studiosi antichi. Quindi Karo adottò le ''halakhot'' di Rabbi [[Isaac Alfasi]] (il ''Rif''), [[Maimonide]] e [[Asher ben Jehiel]] (il ''Rosh'') come sue norme, accettando come autorevole il parere di due dei tre rabbini, tranne nei casi in cui la maggior parte delle autorità antiche erano contro di loro o nei casi in cui vi fosse già stata una tradizione accettata e contraria alla sua decisione.<ref>''Introduction to Beit Yosef'', sec. 'Orach Chaim', Karo</ref> Il risultato netto di queste ultime eccezioni è che, in certi casi, Karo decide a favore della scuola catalana di [[Nahmanide]] e ben Adret, riflettendo quindi, indirettamente, le opinioni ashkenazite, anche contro il consenso di Alfasi e Maimonide. Karo molto spesso decide casi di contenzioso, senza necessariamente considerare l'età e l'importanza dell'autorità in questione, semplicemente esprimendo le proprie opinioni. Segue l'esempio di Maimonide, come visto nella [[Mishneh Torah]] (il ''Yad Hachazakah''), piuttosto che quella di Jacob ben Asher, che decide di rado tra le autorità antiche.
 
Diverse ragioni indussero Karo a collegare il suo lavoro con il ''"[[Tur]]"'', invece del codice di Maimonide. In primo luogo il ''"Tur"'', anche se non considerato importante autorità come il codice Maimonide, era molto più conosciuto, il secondo essendo riconosciuto solo tra gli ebrei spagnoli mentre il primo godeva di un'ottima reputazione tra gli [[ashkenazi]]ti e i [[sefarditi]], come anche tra gli [[Ebraismo in Italia|ebrei italiani]]. In secondo luogo non era intenzione di Karo scrivere un codice simile nella forma al lavoro di Maimonide; Karo intendeva proporre non solo i risultati delle sue indagini ma anche le indagini stesse <ref>''Introduction to Beit Yosef'', Karo, pubblicata nel primo volume of the [[Tur]], 'Orach Chaim'</ref> Voleva non solo aiutare il [[rabbino]] officiante nell'esercizio delle sue funzioni ma anche tracciare per lo studente lo sviluppo di particolari leggi del Talmud attraverso la letteratura rabbinica successiva. A differenza del ''Tur'', il codice di Maimonide include tutti i campi della legge ebraica, sia con rilevanza attuale sia con prospettiva passata e futura (come le leggi dei sacrifici, il Messia, i Re, ecc.) Per Karo, il cui interesse consisteva nel pronunciarsi su questioni pratiche, il ''Tur'' sembrava una scelta migliore.
 
==Sviluppi paralleli==