Talmud babilonese: differenze tra le versioni

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Gli argomenti discussi si sviluppano con una terminologia rigorosa che distingue vari generi di domanda, dalla più semplice alla più complessa e problematica: ossia ''qushià'' (difficoltà), ''tejuvtà'' (refutazione), ''rumjà'' (obiezione che rivela una contraddizione), ''pirkhà'' (obiezione logica). Il lavoro redazionale parte dalle discussioni nella ''jeshivà'' (scuola rabbinica), spesso tenute da anonimi o da discepoli di famosi [[maestri ebrei]].
 
La struttura segue la [[Mishnah]] con i suoi 6 ''sedarìm'' (ordini):<ref>La grafia di tutti i titoli [[ebraico|ebraici]] riportati in questa pagina non rispetta una [[traslitterazione]] esatta della [[lingua ebraica]] originale. Tali titoli possono quindi esser citati altrove con differente scrittura. Nello specifico, si veda comunque la tabella "[[Template:Mishnah|tabella "Mishnah"]]" per ulteriori riferimenti.</ref>
*1. ''Séder Zeraìm'' (ordine delle sementa), in 11 trattati (di cui uno solo commentato nel TB)
*2. ''Séder Moèd'' (ordine delle festività), in 12 trattati
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* ''Shevuòth'' (giuramenti), commentato nel ''TB'' in 49 capitoli e nel ''TJ'' in 44 capitoli
* ''Edujòth'' (testimonianze), non commentato né in ''TB'' né in ''TJ''
* ''AvodòAvodà Zarà'' (idolatria), commentato nel ''TB'' in 76 capitoli e nel ''TJ'' in 37 capitoli
* ''Avòth'' (padri), non commentato né in ''TB'' né in ''TJ''
* ''Horajòth'' (decisioni), commentato nel ''TB'' in 14 capitoli e nel ''TJ'' in 19 capitoli