Barda Foca il Giovane: differenze tra le versioni
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Bardas Sclero accettò la proposta. Pur tuttavia fu fatto imprigionare da Barda Foca che non mantenne le promesse fatte e si pose anzi al comando delle truppe arabe di Sclero. Foca pensava che questo fosse il modo migliore per indebolire in maniera definitiva Basilio II di Bisanzio e ritenne quindi utile dividere in due il suo esercito: mentre una parte sarebbe andata ad ovest di [[Abydos (Ellesponto)|Abido]], sull'[[Ellesponto]], con l'altra si sarebbe trincerato a [[Crisopoli]]. E così fece.
Basilio II non si pose il problema di intervenire subito in quanto il suo potere giungeva fino a [[Costantinopoli]]. Foca, ugualmente, preferì restare sulla difensiva. Basilio II trovò un alleato in [[Vladimir I di Kiev]], il quale inviò in aiuto seimila [[variaghi
Barda Foca scese a questo punto in campo con l'altra metà dell'esercito assediando Abido, che tuttavia resistette; Basilio II mandò in soccorso della città un esercito comandato da suo fratello [[Costantino VIII di Bisanzio]]. All'alba del [[13 aprile]] Basilio II dette l'ordine di attaccare e distruggere l'esercito ribelle di Barda Foca.
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