Battaglia di Fiesole (405): differenze tra le versioni

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I Goti di Radagaiso provenivano, infatti, a ovest dei Carpazi, a nord del Danubio e a est della Pannonia, dunque è altamente probabile che fu la migrazione degli Unni in Ungheria a provocare l'invasione di Radagaiso: infatti i Goti, per non finire sottomessi agli Unni, preferirono rischiare un'invasione in territorio romano nel tentativo di ottenere uno stanziamento permanente all'interno dell'Impero.<ref>Heather, ''ibidem''.</ref>
 
== Forze in campo ==
Orosio sostiene che l'esercito di Radagaiso ammontasse a più di 200.000 Goti, mentre il resoconto pasticciato di [[Zosimo]] narra di più di 400.000 tra Celti e Germani.
 
Stilicone, sempre secondo Zosimo, aveva a disposizione 30 reggimenti (numeri) per un totale di circa 15.000 soldati a cui vanno aggiunti gli ausiliari goti (secondo Orosio; Zosimo parla invece di Alani) e unni.
 
== La battaglia ==
Secondo [[Paolo Orosio]], l'esercito di [[Radagaiso]] che invase la penisola nel 405 comprendeva più di 200.000 goti.<ref name=OroVII37>Orosio, VII,37.</ref>
 
Si diffuse un profondo terrore per l'invasione e, sempre secondo Orosio, a [[Roma]] i pagani colsero l'occasione per scagliarsi contro il [[cristianesimo]], sostenendo che Radagaiso avrebbe alla fine sottomesso Roma perché godeva del favore delle divinità pagane, mentre Roma giaceva esposta senza difese perché priva della protezione delle stesse divinità pagane, ora che aveva abbracciato il cristianesimo. <ref name=OroVII37/>
 
[[Stilicone]], allarmato, chiese aiuto a due validi alleati: gli ausiliari visigoti di [[Saro]] e quelli [[unni]] condotti dal re unno [[Uldino]].<ref name=OroVII37/>
 
LoRadagaiso scontroraggiunse trala RomaniTuscia e iniziò ad assediare Firenze; la città fu però liberata dall'assedio dall'arrivo dell'esercito romano condotto dal generale Stilicone, il quale si scontrò con l'armata di Radagaiso si ebbe nei pressi di Fiesole esconfiggendolo sinettamente.<ref>Prospero concluseTirone, cons.a. la405.</ref><ref>[http://www.tradizione.oodegr.com/tradizione_index/vitesanti/ambrosii.htm nettaPaolino vittoriadi Milano, ''Vita Ambrosii'', c. romana50.]</ref> Radagaiso tentò la fuga, ma fu catturato e giustiziato, mentre i suoi soldati furono in parte reclutati nell'esercito romano (per un totale di 12.000 nuove reclute) mentre il resto fu ridotto in schiavitù.<ref name=OroVII37/> Secondo Orosio, per l'eccessiva abbondanza di goti venduti come schiavi, il prezzo per ogni schiavo diminuì drammaticamente.<ref name=OroVII37/>
 
Secondo lo storico cristiano coevo [[Paolo Orosio]], che aveva scritto la sua opera per difendere il Cristianesimo dagli attacchi dei Pagani, non vi fu nemmeno una vera e propria battaglia:<ref name=OroVII37/>
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La versione dello storico greco Zosimo sull'invasione di Radagaiso è invece completamente differente da quella di Orosio.<ref name=ZosV>Zosimo, Libro V.</ref> Secondo Zosimo, Stilicone si era messo d'accordo con [[Alarico I]] affinché lo assistesse in un eventuale guerra civile contro l'Impero d'Oriente per costringere l'Imperatore d'Oriente [[Arcadio di Bisanzio|Arcadio]] a cedere all'Imperatore d'Occidente le diocesi di Dacia e Macedonia.<ref name=ZosV/> Mentre però Alarico era in Epiro ad aspettare l'arrivo di Stilicone, un barbaro di nome Radagaiso radunò più di 400.000 celti e altri Germani da oltre Danubio e con questi si preparava ad invadere l'Italia.<ref name=ZosV/> Zosimo narra poi che Roma e l'Italia cadessero nel panico ma che Stilicone, per niente intimorito, radunò in [[Liguria]] in una località che Zosimo chiama misteriosamente "Tuck Hum" (?) 30 coorti e diversi ausiliari tra [[Unni]] e [[Alani]] e con essi varcò il Danubio per scontrarsi con l'esercito di Radagaiso prima che invadesse l'Italia, e, con un attacco a sorpresa, sconfisse sonoramente il nemico.<ref name=ZosV/> Arruolò poi alcuni soldati nemici nel suo esercito, dopodiché tornò in Italia dove fu lodato per aver liberato l'Italia da una così temibile invasione prevenendola.<ref name=ZosV/>
 
Tra le due versioni, quella di Orosio è la più attendibile in quanto fonte occidentale e più vicina degli eventi. Peter Heather ha definito la versione di Zosimo come piena di "pasticci". Solo Zosimo infatti sostiene che Stilicone avrebbe sconfitto Radagaiso oltre Danubio impedendogli di invadere l'Italia, mentre tutte le altre fonti (Orosio, Prospero e Paolino) narrano che la sconfitta di Radagaiso avvenne in Italia, più precisamente in Tuscia. InoltreGibbon stesso si stupì dell'errore di Zosimo potrebbescrivendo aver pasticciato"Un nelerrore fonderestrano leche sueè fonti,goffamente e imperfettamente curato leggendo Ἄρνον [[Eunapio]Arnon=Arno] eper Ἴστρον [[OlimpiodoroIstron=Istro/Danubio]],". alJB puntoBury dae scambiaresir Thomas Hodgkin provarono a spiegare l'invasioneerrore di Zosimo in questo modo: sulla base di una frase di Prospero Tirone secondo cui nel 400 Radagaiso si alleò con Alarico quando egli invase l'attraversamentoItalia, i due studiosi hanno ipotizzato che i Vandali che nel 401 invasero la Rezia e che furono sconfitti da Stilicone fossero condotti proprio da Radagaiso e che Zosimo, pasticciando, abbia confuso la campagna del Reno401 con quella del 406:405; quindi la suasconfitta asserzioneinflitta secondoda cuiStilicone l'esercitosecondo diZosimo a Radagaiso sul Danubio sarebbe statoavvenuta multietniconel potrebbe401 esseree sarebbe dunque falsa,distinta datodall'invasione chedel le405 altreconclusasi fonticon parlanola battaglia di "Goti"Fesule.<ref>Heather[http://oll.libertyfund.org/title/1372/51665 Gibbon-Bury, p.''The 242History of the Decline and Fall of the Roman Empire'', Vol. V, Appendice 10]</ref>
 
Dubbia anche l'affermazione di Zosimo secondo cui l'esercito di Radagaiso sarebbe stato multietnico, dato che le altre fonti parlano di "Goti". Secondo Heather, Zosimo potrebbe aver pasticciato nel fondere le sue fonti, [[Eunapio]] e [[Olimpiodoro]], al punto da scambiare l'invasione di Radagaiso con l'attraversamento del Reno del 406: la sua asserzione secondo cui l'esercito di Radagaiso sarebbe stato multietnico potrebbe essere dunque falsa, dato che le altre fonti parlano di "Goti".<ref>Heather, p. 242.</ref>
 
== Conseguenze ==