Flavio Briatore: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Flavio Briatore, {{cn|conosciuto anche come Flavio Ferrari il bestia}}, è nato a [[Verzuolo]], in [[provincia di Cuneo]] il [[12 aprile]] [[1950]], da maestri di scuola elementare. Dopo essere stato bocciato due volte nell'istituto pubblico<ref name=repubblica/>, si diplomò come geometra da privatista con il minimo dei voti, con una tesina sulla costruzione di una stalla. Successivamente lavorò come istruttore di sci e gestore di ristoranti prima di arrivare ad aprirne uno suo, iniziando così di fatto la sua carriera imprenditoriale. Battezzò il locale con il suo stesso soprannome, "Tribüla",<ref name=repubblica/> ma il ristorante dovette chiudere per debiti.
 
Dopo aver fatto il promotore assicurativo a [[Saluzzo]] e dintorni, negli [[anni 1970|anni settanta]] collaborò con un finanziere e costruttore edile di Cuneo, Attilio Dutto, che aveva rilevato la Paramatti Vernici, azienda già di proprietà di [[Michele Sindona]]. Il [[21 marzo]] del [[1979]] Dutto venne assassinato a Cuneo con una bomba collegata all'accensione della sua auto, una dinamica che fece scalpore nella tranquilla cittadina piemontese; la verità sul caso non fu mai accertata. In seguito alla scomparsa di Dutto, Briatore si trasferì a [[Milano]], dove iniziò a frequentare l'ambiente della [[Borsa di Milano|Borsa]].