Porta Monforte: differenze tra le versioni

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Inizialmente semplice [[pusterla]]{{senza fonte}}, fu l'ultima fra le porte di Milano ad essere realizzata, nel [[1890]], in ottemperanza al [[Piano Beruto (Milano)|Piano Beruto]] che prevedeva un nuovo asse radiale di sviluppo cittadino che prendesse sostanzialmente forma uscendo dal perimetro dei vecchi bastioni spagnoli, proseguendo lungo corso Concordia e corso Indipendenza. La porta era in origine caratterizzata dalla presenza di due caselli, posti nell'attuale piazza Tricolore, demoliti in seguito per far posto alle nuove edificazioni residenziali.
 
Porta Monforte, a cui non fanno capo direttrici extraurbane, è rimasta da sempre uno snodo di importanza decisamente minore. Il piazzale, ornato da giardini, porta oggi il nome di ''Piazza del Tricolore''. Il nome della porta e(ereditato del relativodal corso sembrache deriviqui invecevi dallasbuca cittadinada [[piazza San Babila]], sarebbe da ricondursi a un fatto storico risalente al [[XI secolo]]. Nel [[1028]] il vescovo di [[MonforteMilano]] d'Alba[[Ariberto da Intimiano]] era impegnato nella visita della [[diocesi suffraganea]] di [[Diocesi di Torino|Torino]]: secondointerrogando quantoil riportatocapo infattidi alcuniun gruppo religioso sospettato di [[albigesieresia]], sarebberovenne statia bruciatisapere viviche ingli questaabitanti zonadi [[Monforte d'Alba]] (oggi in provincia di [[MilanoCuneo]]) interpretavano in modo [[allegoria|allegorico]] il [[Trinità|dogma trinitario]], nelnegavano corsola necessità dei [[sacramenti]] e quindi del [[XIclero]], secolomolto probabilmente avendo abbracciato la dottrina dei [[catari]]. In quello stesso anno pertanto, aiforze militari alle tempidipendenze di [[Ariberto da Intimiano]]; assediarono ed espugnarono il nomecastello deldi loro[[Monforte paesed'Alba|Monforte]]: avrebbela pertantosua datopopolazione ilvenne nomedeportata allaa zona[[Milano]] ed invitata ad abiurare la propria fede. Coloro che rifiutarono - la maggior parte - vennero arsi sul [[rogo]]. La zona di [[Milano]] in seguitocui sarebbero stati imprigionati gli eretici prese dunque il nome dal loro paese di provenienza, dando il nome al bastionefuturo corso Monforte, che quia visua sarebbevolta sortol'avrebbe nelpassato alla relativa porta.<ref>[[XVILandolfo secoloSeniore]], ''La cronaca milanese, traduzione italiana con note storiche.'' Alessandro Visconti, ed.. Milano: Stucchi Ceretti, 1928.</ref>
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==