Superbike: differenze tra le versioni

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m storia della Superbike
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La Superbike è una vetrina molto importante per i [[casa motociclistica|costruttori di moto]], forse anche più della [[MotoGP]]: essendo derivate dalle versioni da strada, il valore della vittoria aumenta il prestigio della casa produttrice, incrementando così le vendite. Nei paesi anglosassoni usano dire ''«Win on Sunday, Sell on Monday»'' («Domenica vinci, Lunedì vendi»).
 
I colossi [[giappone]]si del settore, ossia [[Honda]], [[Yamaha Motor|Yamaha]], [[Suzuki]] e [[Kawasaki Heavy Industries|Kawasaki]] s'impegnano da anni nella categoria, così come hanno fatto nel corso degli anni le [[italia]]ne [[Bimota]], [[Aprilia Racing|Aprilia]], [[Benelli]], [[MV Agusta]] e [[Ducati]] e la [[Germania|tedesca]] [[BMW]].
 
=== Piloti ===
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Questo impoverì il livello tecnico complessivo per il 2003 (presenti in maniera costante solo Ducati e Suzuki), ma grazie anche alle continue novità inserite nei regolamenti, come l'introduzione del fornitore unico di [[pneumatico|pneumatici]] (la [[Pirelli Tyre|Pirelli]] dal [[2004]]) che ha messo tutti i piloti sullo stesso livello a vantaggio dello spettacolo, è riuscita a coinvolgere un numero sempre maggiore di spettatori.
 
Negli anni successivi le case costruttrici di [[Yamaha Motor|Yamaha]], [[Honda]] e [[Kawasaki Heavy Industries|Kawasaki]], che in precedenza avevano abbandonato il [[Campionato mondiale Superbike|Mondiale Superbike]] rientrano con i propri team ufficiali o lasciando gestire a team privati il materiale ufficiale, rialzando il livello della competizione. Questo innalzamento di livello della competizione però non fece diminuire lo spettacolo e con l'ingresso dalla tedesca [[BMW]] e con il ritorno della [[Aprilia]] attirò un numero impressionante di spettatori.
 
== Gara ==