Principes: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il titolo di un membro dell'aristocrazia|[[Principe]]}}
{{Infobox unità militare
|Nome= Principes
|Nome= [[Portale:Esercito romano|<span style="color:#FFA257;">''Principes''</span>]]
|Immagine=LEGIONE liviana IV SEC aC.png
|Didascalia=La seconda linea della [[legione romana|legione]] [[manipolo (storia romana)|manipolare]] [[Tito Livio|liviana]] al tempo della [[guerra latina]] ([[340 a.C.|340]]-[[338 a.C.]]) era formata dai ''Principes''.
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|Descrizione_simbolo2=
}}
I '''Principiprincipi''' ([[lingua latina|latino]]: ''principes'') formavano la seconda linea dell'[[esercito romano|esercito]] della [[Repubblica romana|Roma repubblicana]]. Erano soldati di esperienza che formavano la seconda linea da battaglia nelle legioni [[manipolo (storia romana)|manipolari]] della [[Repubblica romana|Roma repubblicana]], dietro la prima degli ''[[Hastatihastati]]'' e davanti alla terza dei ''[[Triari]]''.
 
==Armamento==
I ''Principesprincipes'' (come gli ''Hastatihastati'' ed i ''Triariitriarii'') avevano l'obbligo di portare un'armatura completa (detta [[panoplia]]),<ref>[[Polibio]], ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', VI, 23, 1.</ref> che era costituita da:
*uno [[scudo (esercito romano)|scudo]], la cui forma, almeno fin dai tempi della [[guerra latina]], era ovale (in precedenza utillizzavano quelli rotondi, detti ''[[clipeus]]'', abbandonati quando ai soldati fu pagato per la prima volta lo stipendio, verso la fine del [[V secolo a.C.]]<ref name="LivioIVeVIII">[[Tito Livio|Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', IV, 59-60; e VIII, 8, 3.</ref>). Le dimensioni dello scudo erano di [[piede romano|due piedi e mezzo]] di larghezza e quattro in lunghezza.<ref>[[Polibio]], ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', VI, 23, 2.</ref>
*una [[spada (arma)|spada]] che almeno dalla [[seconda guerra punica]] era il famoso [[gladio (arma)|''gladius hispaniensis'']], appesa sul fianco destro.<ref>[[Polibio]], ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', VI, 23, 6.</ref> Era fornita di una punta di eccezionale efficacia, capace, inoltre, di colpire con violenza di taglio su entrambi i lati, poiché la lama è molto robusta.<ref>[[Polibio]], ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', VI, 23, 7.</ref>
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*un [[elmo (esercito romano)|elmo di bronzo]]<ref name="PolibioVI,23,8"/> con tre piume dritte sopra, di colore rosso o nero, della lunghezza di circa un cubito, in modo che il soldato che le indossasse sembrasse molto più alto, ed alla vista del nemico apparisse più maestoso ed al tempo stesso terribile.<ref name="PolibioVI,23,12-13">[[Polibio]], ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', VI, 23, 12-13.</ref>
*delle [[gambiera|gambiere]].<ref name="PolibioVI,23,8"/>
*ed una piastra di bronzo della grandezza di un palmo quadrato, che viene mesa davanti al petto e perciò chiamata ''[[pectorale]]''.<ref>[[Polibio]], ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', VI, 23, 14.</ref> Invece coloro il cui censo è superiore alle 10.000 dracme, indossano una [[corazza]] fatta a maglie, detta ''[[lorica hamata]].<ref name="ReferenceA">[[Polibio]], ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', VI, 23, 15.</ref> Lo stesso tipo di armamento appartiene ai ''Principesprincipes'' ed ai ''[[Triariitriarii]]'', con la sola eccezione per quest'ultimi che invece del ''[[pilum]]'', portano un' ''[[hasta]]''.<ref name="ReferenceA"/>
 
==Utilizzo tattico==
Secondi nello scontro "corpo a corpo" con il nemico, essi lanciavano dapprima l'asta (da 15-20 passi dal nemico) e poi si avventavano, serrando le file, con la spada in pugno. Ecco come descrive il primo scontro [[Tito Livio]]:
{{Quote|Quando l'esercito aveva assunto questo schieramento, gli ''Hastatihastati'' iniziavano primi fra tutti il combattimento. Se gli ''Hastatihastati'' non erano in grado di battere il nemico, retrocedevano a passo lento e i ''Principesprincipes'' li accoglievano negli intervalli tra loro. [...] i ''Triariitriarii'' si mettevano sotto i vessilli, con la gamba sinistra distesa e gli scudi appoggiati sulla spalla e le aste conficcate in terra, con la punta rivolta verso l'alto, quasi fossero una palizzata... Qualora anche i ''Principesprincipes'' avessero combattuto con scarso successo, si ritiravano dalla prima linea fino ai ''Triariitriarii''. Da qui l'espressione [[lingua latina|latino]] "''Res ad Triarios rediit''" ("essere ridotti ai ''Triariitriarii''"), quando si è in difficoltà.|[[Tito Livio|Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', VIII, 8, 9-12.}}
:I ''Triariitriarii'', dopo aver accolto ''Hastatihastati'' e ''Principesprincipes'' tra le loro file, serravano le file ed in un'unica ininterrotta schiera si gettavano sul nemico.<ref>[[Tito Livio|Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', VIII, 8, 13-14.</ref>
 
Vi è, infine, da aggiungere che mentre ''Hastatihastati'' e ''Principesprincipes'', per le loro caratteristiche legate all'armamento ed alle modalità di combattimento, erano votati all'attacco, al contrario i ''Triariitriarii'', seppur veterani dotati di grande esperienza anche individuale, erano destinati alla difesa. A loro era affidata l'ultima resistenza per sopravvivere.<ref>[[Giovanni Brizzi]], ''Storia di Roma. 1.Dalle origini ad Azio'', pp.119-120.</ref>
 
==Classe sociale ed età==
In quel periodo la coscrizione era regolata sul censo e ogni soldato doveva procurarsi a proprie spese l'equipaggiamento. I ''Principesprincipes'', fra le tre linee di [[Fanteria (storia romana)|fanteria pesante]], avevano possibilità economiche medie rispetto agli ''Hastatihastati'' ed ai ''Triariitriarii''. Erano i più maturi rispetto alla prima linea.<ref name="PolibioVI,21,7"/>
 
==Storia==
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{{Vedi anche|Guerre sannitiche|Guerra latina}}
Attorno alla metà del [[IV secolo a.C.]], durante la [[guerra latina]], era utilizzata all'interno della [[legione romana|legione]], la formazione a [[manipolo (storia romana)|manipolare]] (dal [[lingua latina|latino]] ''manipulus''). La legione a sua volta era divisa in tre differenti schiere:
*la prima era costituita dagli ''Hastatihastati'' ("il fiore dei giovani alle prime armi", come racconta Livio<ref name="LivioVIII,8,6">[[Tito Livio|Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', VIII, 8, 6.</ref>) in formazione di quindici manipoli (di 60 [[Fanteria (storia romana)|fanti]] ciascuno<ref name="Connolly126-128">P.Connolly, ''Greece and Rome at war'', pp.126-128.</ref>) oltre a 20 fanti armati alla leggera (dotati di lancia o giavellotti, non invece di scudo), chiamati ''[[leves]]''.<ref>[[Tito Livio|Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', VIII, 8, 5.</ref>
*la seconda era formata da armati di età più matura, chiamati ''Principesprincipes''.<ref name="LivioVIII,8,6"/>
Queste prime due schiere (formate da 30 manipoli) erano chiamate ''[[antepilani]]''.<ref name="LivioVIII,8,7">[[Tito Livio|Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', VIII, 8, 7.</ref>
*la terza era formata da altri quindici "ordini", formati ciascuno da 3 manipoli (il primo di ''[[Triariitriarii]]'', il secondo di ''[[Rorarii]]'' ed il terzo, di ''[[Accensi]]'') di 60 armati ognuno.<ref name="LivioVIII,8,7"/>
 
=== L'esercito polibiano prima della seconda guerra punica (fine III secolo a.C.) ===
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La nuova organizzazione interna dell'esercito romano descritta da [[Polibio]] è da datarsi al principio della [[seconda guerra punica]] ([[218 a.C.|218]]-[[202 a.C.]]). I [[Fanteria (storia romana)|fanti]] erano ora suddivisi in quattro differenti categorie, sulla base della classe sociale/equipaggiamento ed età:<ref name="PolibioVI,21,8">[[Polibio]], ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', VI, 21, 8.</ref>
#primi ad essere arruolati erano i ''[[Velites]]'', in numero di 1.200<ref name="PolibioVI,21,9">[[Polibio]], ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', VI, 21, 9.</ref> (tra i più poveri ed i più giovani).<ref name="PolibioVI,21,7">[[Polibio]], ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', VI, 21, 7.</ref>
#seguono gli ''[[Hastatihastati]]'', il cui censo ed età erano ovviamente superiori,<ref name="PolibioVI,21,7"/> in numero di 1.200.<ref name="PolibioVI,21,9"/>
#poi vengono i ''Principesprincipes'',<ref name="PolibioVI,21,7"/> sempre in numero di 1.200.<ref name="PolibioVI,21,9"/>
#ed infine i ''[[Triariitriarii]]'', i più anziani.<ref name="PolibioVI,21,7"/> in numero di 600,<ref name="PolibioVI,21,9"/>
 
===La riforma di Gaio Mario===
{{Vedi anche|Gaio Mario}}
[[Gaio Mario]] abolì la differenza fra ''Hastatihastati'', Principesprincipes'' e ''Triariitriarii'' riformando la legione manipolare nella coorte legionaria e a tutti i soldati diede lo stesso equipaggiamento e per tutti la stessa arma da lancio, il [[pilum]].
 
==Note==