Sala dei Giganti: differenze tra le versioni

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La '''Sala dei Giganti''' è una delle più note stanze affrescate all'interno del [[Palazzo Te]], progettato a [[Mantova]] da [[Giulio Romano]].
 
È statastatista realizzata fra il [[1532]] e il [[1535]]. È la sala maggiore dell'edificio. La caratteristica più rilevante della sala è che la pittura copre completamente ed ininterrottamente tutte la superfici disponibili: un unico affresco che pone lo spettatore al centro dell'evento narrato nel dipinto. La sala si presenta a base quadrata sovrastata da un soffitto a [[cupola (architettura)|cupola]]. Nella cupola è rappresentato [[Zeus]] che, con un fascio di [[fulmini]], sconfigge i [[Giganti (mitologia greca)|Giganti]], ritratti a partire dal pavimento mentre stanno cercando di ascendere all'[[Olimpo (Grecia)|Olimpo]].
 
L'episodio riprende il [[mito]] della [[Gigantomachia]], la lotta dei Giganti contro Giove, come narrato da [[Ovidio]] <ref>''[[Metamorfosi (Ovidio)|Metamorfosi]]'' I, 151ss</ref>. Rispetto al testo di Ovidio, dove i Giganti sono descritti come una sorta di mostri dalle mille braccia, qui vengono rappresentati come uomini. Accanto ai giganti sono rappresentate delle scimmie, assenti nel testo di Ovidio. Secondo Guthmüller<ref>Guthmüller, Bodo. ''Ovidübersetzungen und Mythologische Malerei. Bemerkungen zur Sala dei Giganti Giulio Romanos'', Mitteilungen des [[Kunsthistorischen Instituts in Florenz]] XXI (1977): 35-68.</ref> queste differenze vanno attribuite al testo usato da Giulio Romano, che non era la versione originale ma una traduzione di [[Niccolò degli Agostini]], che aveva riportato un errore di interpretazione del testo già presente in precedenza.