Questione giottesca: differenze tra le versioni

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Per quanto riguarda la presenza del maestro e degli addetti al cantiere dei lavori ci è pervenuto un prezioso documento del [[1347]] circa la decorazione a affresco del [[Palazzo dei Papi]] di [[Avignone]], con la maestranza di [[Matteo Giovannetti]]: su venticinque lavoratori, tre hanno il titolo di maestro, compreso il Giovannetti, ma solo il ''prothomagister'' è presente tutti i giorni, mentre gli altri due vi lavorano a intermittenza; essi sono pagati 8 soldi al giorno. Gli altri addetti, pagati dai sei ai due soldi, sono presenti a intermittenza o solo in fase iniziale (montatura dei ponteggi) o finale (smontaggio, rifinitura e pulizia degli ambienti), o solo saltuariamente.
 
Riassumendo quindi, dai documenti emerge che il capo maestro fosse impegnato in fase di progettazione, poi durante tutto il lavoro dove sorvegliava e normalizzava il lavoro degli altri, infine come autore diretto di alcune parti della decorazione, in particolare per dettagli più difficili come le figure umane, in particolarespecialmente i volti.
 
Un'altra figura talvolta menzionata è il ''sollicitator fabricae'', una specie di controllore dell'efficienza del cantiere, finalizzato a una solerte e valida conclusione dei lavori.