Donato da Ripacandida: differenze tra le versioni

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Si dice che le campane del monastero, da sole suonarono a festa. I suoi concittadini chiesero il ritorno delle spoglie in patria, ed ottennero nel [[1202]] il trasferimento della salma. Il corteo funebre dovette fermarsi ad Auletta, dove alle suppliche della popolazione, il Santo lasciò l'avambraccio destro. La [[reliquia]], incorotta da secoli, si venera ad [[Auletta]] nella Chiesa Madre ed è custodita in un reliquario d'argento del [[1618]]. Come risulta dalla vita del [[venerabile]] [[Giambattista Rossi]], pubblicata nel [[1752]], san Donatello fu ritenuto e festeggiato a Ripacandida e ad Auletta come [[patrono]]. Il titolo di Santo gli fu confermato dal clero secolare e dal popolo, e nel [[1758]] anche dalla Sacra [[Congregazione dei Riti]].
 
Fiera e festa di San Donatello, (17 agosto) iniziano con una processione mattutina delle sei, anche se ormai la festa grande avviene in concomitanza con [[san Donato d'Arezzo]] (7 agosto). [[Auletta]] ha scelto san Donato come suo patrono. Nel [[1723]], la marchesa di AulettaCaggiano donò un pregevole mezzobusto d'argento raffigurante il Santo in estasi per la guarigione di suo nipote.
 
Nel [[1732]] [[papa Urbano VIII]] visita ad Auletta la reliquia del Santo. In suo onore nel [[1965]] [[Auletta]] e [[Ripacandida]] si sono unite in un grandioso gemellaggio in presenza di tutte le autorità civili e relegiose. Auletta lo festeggia il 17 e 18 agosto, e dopo l'ultima guerra ha istituito la festa di San Donato alla Galleria, per ringraziarlo della protezione ricevuta. È sorta in contrada Scaffa una cappella denominata Cappella di San Donato alla Galleria. Nelle vicinanze della Chiesa madre di Auletta, in un terreno privato è stata sistemata una bella scultura in pietra, raffigurante ''San Donato in preghiera''. A pochi km da [[Petina]], troviamo ancora i ruderi del convento di Sant'Onofrio; luogo di preghiera dei santi Onofrio e Donato, visibile anche dall'autostrada A3, direzione sud, sui viadotti San Onofrio e San Donato. Ripacandida ha dedicato al suo figlio più illustre il campo sportivo, inaugurato nel [[1991]].