Marone (martire): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
-immagine cancellata da commons
Nessun oggetto della modifica
Riga 1:
{{Santo
|nome= San Marone
|immagine= Saint Maron.jpg
|dimensione immagine=
|didascalia= San Marone, in una raffigurazione devozionale.
|note= Martire
|nato= [[I secolo]]
Riga 26:
|GiornoMeseMorte = 15 aprile
|AnnoMorte = 100
|Attività = santo
|Nazionalità = romano
|Epoca = I secolo
|Categorie = no
|Nazionalità = romano
|PostNazionalitàFineIncipit = ,è vissutostato nelun [[cristianesimo|cristiano]] del [[I secolo e]], considerato il primo [[martire]] del [[Piceno (territorio)|Piceno]]
}} Le sue vicende biografiche sono in gran parte dubbie, poiché si affidano prevalentemente alle interpretazioni popolari.
 
== BiografiaAgiografia ==
Marone nacque in un anno imprecisato del [[I secolo]] in una località anch'essa sconosciuta, ipoteticamente identificata nella città di [[Roma]]. Le più antiche notizie che lo riguardano si rintracciano negli ''Acta SS. Nerei et Achillei'': al tempo dell'impero di [[Domiziano]] (81-96), membro della famiglia dei Flavi, viveva anche una cugina dell'imperatore, [[Domitilla]], orfana di padre e di madre. Convertita al Cristianesimo, secondo la leggenda, dai santi [[San Nereo|Nereo]] e [[Sant'Achilleo|Achilleo]], la fanciulla era stata promessa sposa sin da bambina al console Aureliano, il quale era soddisfatto di tale situazione poiché avrebbe così potuto accaparrarsi il patrimonio della giovane orfana.
 
Riga 38:
 
Nel frattempo a Roma, in seguito all'assassinio di Domiziano nel [[96]], era salito al potere [[Marco Cocceio Nerva|Nerva]] (96-98), il quale rivelò una certa tolleranza verso i Cristiani, permettendo il ritorno in patria per tutti gli esiliati per motivi religiosi. Il nobile Aureliano, ottenuto un'importante posizione politica, venne nuovamente designato [[Console (storia romana)|console]], approfittando della sua nuova carica per vendicarsi di Marone, Eutiche e Vittorino, da lui ritenuti responsabili del rifiuto di Domitilla. I tre cristiani vennero condannati ai [[Lavoro forzato|lavori forzati]], ognuno in diversi possedimenti del console: Marone venne relegato a 130 miglia da Roma, sulla [[via Salaria]], con l'ordine di zappare l'intero terreno di proprietà di Aureliano; tuttavia il santo, alternando lavoro alla preghiera, riuscì a convertire al Cristianesimo sempre più pagani e operò numerosi miracoli, finendo con l'essere nominato [[sacerdote]] dai fedeli lì riuniti.
 
=== Prodigi compiuti ===
Nel [[Medioevo]], con l'accrescersi della notorietà del santo, sorsero numerose leggende sul suo conto, probabilmente ispirate ad avvenimenti realmente accaduti. Si racconta infatti che durante la permanenza di Marone sulla via Salaria, eglì compì numerosi prodigi, tra i quali:
Line 44 ⟶ 45:
 
=== Martirio ===
All'alba del II secolo, nell'anno [[100]], ilIl console Aureliano, venuto a conoscenza delle numerose conversioni portate da Marone nei suoi territori, stabilì di farlo morire. Le zone evangelizzate dal santo erano infatti basate sul culto del dio [[Grannus]] e il console non voleva interferire nel culto di coloro che basavano ancora su tale divinità la loro religione. Quando a [[Roma]] giunsero le proteste di alcuni pagani, stanchi dell'evangelizzazione del santo, Aureliano inviò un suo amico, Turgio, per mettere a morte Marone. Stando al racconto, i pagani avevano già tentato più volte di uccidere il santo, scaraventadogli addosso un grosso macigno mentre era intento al lavoro, ma questi era sempre sopravvissuto grazie all'intervento divino.
 
Turgio, intervenendo nella questione, stabilì che la pena capitale prevista per un cittadino romano (ciò farebbe dunque pensare che Marone lo fosse veramente) era la [[decapitazione]]; la pena destinata al santo andò tuttavia aldilà di quanto previsto: il santo, legato (al collo?) con una grossa [[pietra]], fu costretto a trascinarla per un lungo tratto di strada della via Salaria; quando, esausto, Marone cadde per riprendere le forze, un soldato gli si avventò sopra e lo decapitò sul posto.
Line 51 ⟶ 52:
 
== Culto ==
Sul luogo del martirio, identificato ora in [[Urbisaglia]], ora in [[Civitanova Marche]], venne edificata una chiesa in memoria del santo; le origini di tale costruzione sono sconosciute, ma è molto probabile che essa sorse su un più antico edificio sacro, costruito tra il [[306]] e il [[337]].
[[File:Saint Maron.jpg|thumb|left|150px|San Marone, in una raffigurazione devozionale.]]
Sul luogo del martirio, identificato ora in [[Urbisaglia]], ora in [[Civitanova Marche]], venne edificata una chiesa in memoria del santo; le origini di tale costruzione sono sconosciute, ma è molto probabile che essa sorse su un più antico edificio sacro, costruito tra il [[306]] e il [[337]].
 
Anche a [[Monteleone di Fermo]], città di cui Marone è patrono, sorge una chiesa parrocchiale a lui dedicata, in cui è collocato un [[Pittura|dipinto]] che rappresenta il suo martirio.
Riga 61:
*{{santiebeati|90738|San Marone Martire}}
* [http://www.enrosadira.it/santi/m/marone.htm Scheda su San Marone (martire)] su enrosadira.it
 
{{Portale|biografie|Cattolicesimo}}
 
[[Categoria:Santi per nome]]
[[Categoria:Santi del I secolo]]
[[Categoria:Santi romani del I secolo]]
[[Categoria:Martiri del martirologio romanocristiani]]
 
[[es:Marón (mártir)]]