Māṇḍūkya Upaniṣad: differenze tra le versioni

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La ''Māṇḍūkya Upaniṣad'' propone un metodo per accedere al quarto stato: la recitazione consapevole del [[mantra]] ''[[Oṃ]]''.
 
Questo ''Oṃ'' può essere inteso come composto ("con misure", ''mātrā''<ref>Vedi il ''[http://faculty.washington.edu/prem/mw/m.html Monier-Williams Sanskrit-English Dictionary]''.</ref>: vedi il ''sūtra'' III-8), oppure non composto ("senza misura", ''amātrā'': vedi l'ultimo ''sūtra'', il IV-12). Le misure corrispondono alle tre lettere "A", "U", "M", la cui corretta pronuncia dà come suono l<nowiki>'</nowiki>''Oṃ''. Questo suono, inteso come unico, monosillabico, senza parti, non misurabile, è il quarto stato. E così Gauḍapāda commenta l'ultimo ''sūtra'':
{{quote|Colui il quale riconosca la lettera ''oṃ'' come senza parti e allo stesso tempo pieno di parti, costui è veramente un saggio, non una persona qualunque.|''Gauḍapādakārikā'', IV-29, traduzione di Filippani Ronconi, 2007, Op. cit.}}
 
Le tre lettere sono simboli sonori dei primi tre stati, come spiegano i ''sūtra'' III-8:11, per cui si ha la seguente corrispondenza:
#lettera '''A''': stato di veglia
#lettera '''U''': stato di sonno con sogni
#lettera '''M''': stato di sonno profondo
#suono dell<nowiki>'</nowiki>'''''Oṃ''''': quarto stato
 
==Note==
<references/>