Autokrator: differenze tra le versioni

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In epoche successive, con l'ascesa della Repubblica romana, il termine [stratēgos] autokratōr fu utilizzato dagli storici greci per tradurre cariche del mondo romano: Polibio lo utilizza per definire il dictator, mentre Plutarco lo utilizza per designare il generale in trionfo e l'imperatore. L'associazione autokratōr-imperator venne mantenuta durante tutto l'impero romano, fino al 629 quando venne sostituito dal titolo imperiale di basileus. Nell'Impero Bizantino venne utilizzata in alcune cerimonie come appellativo dell'Imperatore, venendo poi attribuita nella forma di basileus [kai] autokratōr (βασιλεύς [καὶ] αὐτοκράτωρ) per designare il più forte tra due co-imperatori (ad esempio Romano Lecapeno rispetto a Costantino VII). Nel periodo dei Paleologi era attribuito all'erede designato. In alcuni casi era conferito a generali posti a capo di aree strategiche di vaste domensioni (è il caso di David Arianites in Bulgaria, nominato tale da Basilio II, con autorità militare sugli altri stratēgoi regionali del nord dei Balcani).
 
La formula imperiale bizantina fu imitata presso numerosi regni slavi, in primis il nascente Regno di Russia. Anche Stefan Dushan rivendicò per il grado di "basileus e autokratōr dei Serbi e dei Romani", mentre gli Zar russi utilizzarono comunemente fino al 1917 il titolo di "Imperatore e Autocrate di tutte le Russie".
 
{{Titoli, onorificenze e cariche dell'Impero Bizantino}}