Convertitore digitale-analogico: differenze tra le versioni

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Una larga diffusione ad uso domestico dei DAC si ha nei riproduttori digitali di suoni, nel controllo dell'apertura del diaframma nelle macchine fotografiche, nei controlli digitali (volume, luminosità) dei televisori e in tutte quelle situazioni nelle quali un'informazione numerica deve controllare una grandezza di tipo analogico.
 
Le caratteristiche del DAC hanno più o meno rilevanza a seconda dell'impiego; ad esempio la '''risoluzione''' è estremamente importante per le misure di precisione e la riproduzione di brani musicali ad alta fedeltà, e la qualità sarà tanto più alta, quanto maggiore sarà la grandezza massima riproducibile sul suo ingresso digitale. Si va dagli 8 bit (256 livelli di tensione) dei DAC più semplici (telecomandi ecc.), ai 12 bit per i controlli di precisione (strumenti di misura, [[multimetro|multimetri]], [[oscilloscopio|oscilloscopi]]), ai 16 bit per i riproduttori musicali ad alta fedeltà (16 bit permettono di riprodurre una [[dinamica (musica)|dinamica]] di 96 [[decibel|dB]]), fino ad arrivare al DVD che, con i suoi 24 bit di risoluzione, consente una dinamica teorica di ben 144 dB.
 
All'aumentare della risoluzione, però, corrisponde un maggior numero di elaborazioni per ottenere la tensione d'uscita; in altre parole, più è elevata la risoluzione del DAC e più la sua elaborazione ne risulterà rallentata. Pertanto, la scelta della risoluzione dovrà obbligatoriamente tenere conto della velocità del dispositivo impiegato, rispetto all'utilizzo al quale è destinato.