Legio IIII Flavia Felix: differenze tra le versioni

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La '''Legio IIII ''Flavia Felix''''' ("[legione] Flavia fortunata") fu una [[legione romana]] assoldata dall'[[imperatore romano]] [[Vespasiano]] nel [[70]] e ancora attiva in [[Mesia Superiore]] nella prima metà del [[IV secolo]]. Il simbolo della legione era il [[leone (astrologia)|leone]]
 
==Storia==
[[File:Antoninianus Carausius leg4-RIC 0069v.jpg|200px|left|thumb|[[Antoniniano]] coniato da [[Carausio]] (imperatore in Britannia e Gallia dal 286 al 293) e recante al rovescio un leone, simbolo della ''Flavia Felix'' e la legenda <small>LEG IIII FL</small>. All'epoca della rivolta di Carausio la IIII si trovava a ''Singidunum'' ([[Belgrado]]), cosicché questa moneta dovrebbe fare riferimento a qualche [[vessillazione]] che si trovava all'epoca in Gallia.]]
 
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La IIII ''Flavia'' fu mandata a ''[[Burnum]]'' (moderna [[Chistagne]], [[Dalmazia]]) a rimpiazzare la [[Legio XI Claudia|XI ''Claudia'']]; fu probabilmente in questo periodo che ricevette il titolo ''Felix'', "serena". Dopo l'invasione dei [[Daci]] dell'[[86]], [[Domiziano]], in occasione delle [[Campagne daciche di Domiziano|sue campagne daciche]], spostò la legione in Mesia Superiore, a ''[[Singidunum]]'', sebbene alcune sue [[vessillazioni]] rimanessero a ''[[Viminacium]]'', la base della [[Legio VII Claudia|VII ''Claudia'']]. Nel'[[88]] la ''Flavia Felix'' partecipò all'invasione punitiva della [[Dacia (regione storica)|Dacia]], partecipando alla vittoriosa [[battaglia di Tape (88)|battaglia di Tape]]; dieci anni dopo fece parte dell'esercito che, guidato da [[Traiano]], determinò la definitiva [[conquista della Dacia]] occupando la [[fortezza legionaria]] di ''[[Berzobis]]''. Per ordine di [[Adriano (imperatore romano)|Adriano]] la ''Flavia Felix'' andò a [[Belgrado]], ma vessillazioni sono attestate in varie parti del confine, ad ''[[Apulum]]'', a ''Naissus'', a ''Ulpiana'' e ad ''Aquincum''. La IIII si recò in oriente nel [[165]], per partecipare alla [[Campagne partiche di Lucio Vero|campagna contro i Parti dell'imperatore Lucio Vero]].
 
Dopo la morte di [[Pertinace]], diversi pretendenti al trono emersero tra i comandanti militari: la IIII sostenne [[Settimio Severo]] contro [[Pescennio Nigro]] e [[Clodio Albino]], e quando questi completò la propria campagna orientale, la ''Flavia Felix'' rimpiazzò la [[Legio II Adiutrix|II ''Adiutrix'']] ad ''Aquincum'' ([[Budapest]]). FuDi poiquesta impiegatalegione dasono stati rinvenute sue tracce durante la campagna germanica di [[DecioMassimino Trace]] contro idel [[Gepidi235]]. CombattéIn probabilmentequesta nellecircostanza diverseMassimino, campagneriteneva lanciateche controfosse iuna priorità dell'Impero la guerra "antigermanica",<ref>[[SasanidiSanto Mazzarino]], in''L'Impero orienteromano'', map. 492.</ref> continuò a combattere gli [[Alemanni]], riuscendo non solo a respingere le loro incursioni lungo il campo[[limes germanico-baseretico]], èma attestatoanche ancoraa penetrare profondamente in Mesia[[Germania ancoraMagna|Germania]]<ref nellaname="AurVitDeCaes26.1">[[Aurelio primaVittore]], metà''De Caesaribus'', 26.1.</ref> per circa 30-40 [[Miglio (unità di misura)|miglia romane]] (45-60 chilometri) e a battere sul loro terreno le armate alemanne, nella regione del [[IVWürttemberg]] secoloe [[Baden-Württemberg|Baden]].<ref>Michael Grant, ''Gli imperatori romani, storia e poisegreti'', p. 186; al termine delle operazioni militari di Massimino, furono finoricostruiti allanumerosi [[Notitia:Categoria:Forti Dignitatummilitari di unità ausiliarie dell'antica Roma|forti ausiliari]] come quelli di [[Echzell]], [[Butzbach]], [[Kapersburg]], [[Saalburg]] e [[Kleiner Feldberg]] (cfr. H.Shonberger, ''The Roman Frontier in Germany: an Archaeological Survey'', p. 175).</ref> Campagne archeologiche di scavo, condotte dal [[Notitia2008]] Dignitatumal [[2011]], hanno rivelato, infatti, tracce di uno scontro militare tra le [[esercito romano|armate romane]] ed i Germani presso l'[[Battaglia di Harzhorn|Harzhorn]], nell'area boschiva nei pressi di [[Kalefeld]] (in partibus[[Bassa Sassonia]]).<ref>Michael Geschwinde & Petra Lönne, Orientibus''La spedizione dimenticata'', XLIin rivista ''[[Archeo|Archeo, attualità dal passato]]'', N.332 di Ottobre 2012, pp. 30-37.</ref>
 
Venne quindi impiegata dall'imperatore [[Decio]] ([[249]]-[[251]]) contro i [[Gepidi]]. Combatté probabilmente nelle diverse campagne lanciate contro i [[Sasanidi]] in oriente, ma il campo-base è attestato ancora in Mesia ancora nella prima metà del [[IV secolo]], e poi fino alla [[Notitia Dignitatum]].<ref>[[Notitia Dignitatum]], ''in partibus Orientibus'', XLI.</ref>
 
==Note==