Corrente ascensionale: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Ptbotgourou (discussione | contributi)
m r2.7.2) (Bot: Modifico fr:Ascendance thermique
mNessun oggetto della modifica
Riga 8:
 
[[Immagine:Img20050526 0007 at tannheim cumulus.jpg|right|thumb|Cumulus humilis]]
*''Densitàdensità'': siccome l'aria calda ha [[densità]] minore di quella fredda (pesa di meno a parità di [[volume]]), se una massa d'aria viene scaldata, per esempio perché si trova su una roccia scaldata dal [[sole]], diventa più leggera e per [[convezione]] inizia a salire. Però, se l'aria è [[stabilità dell'aria|stabile]], dopo un po' la massa in movimento si ferma, se l'aria è [[stabilità dell'aria|instabile]], la massa in movimento sale sempre di più finché non trova uno strato di aria stabile, cioè sempre: se non accade dopo poche centinaia di metri, prima o poi, tra gli 8 .000m e i 20 .000m incontra la '''[[stratosfera]]''', che è stabile: nella stratosfera la [[temperatura]] è costante, indifferentemente dalla quota, intorno ai -55 °C.
 
==Descrizioni==
[[Immagine:Schema_corrente_ascensionale_edit.jpg|600*350px|thumb|In questo esempio una massa d'aria a 25° C al suolo sale e la sua temperatura diminuisce secondo il gradiente adiabatico secco. A circa 1000m condensa e quindi inizia a raffreddarsi più lentamente, secondo il gradiente adiabatico saturo, e forma la nuvola. Quando questa massa d'aria in movimento raggiunge la temperatura dell'aria che la circonda, si ferma e finisce la nuvola. La curva di stato rappresenta la temperatura dell'aria ferma: se è poco pendente verso sinistra è instabile, se è molto pendente verso sinistra è stabile, se pende verso destra si tratta di un'[[inversione termica]], che è molto stabile.]]
 
L'aria calda (ma anche quella fredda) salendo si espande e quindi si raffredda secondo il '''[[gradiente adiabatico secco]]''', che equivale a circa 0.,7°/0.,8° ogni 100m: se l'aria in cui si trova (quella ferma) ha un '''[[gradiente termico verticale]]''' (rappresentato con la curva di stato) maggiore di quello secco, cioè >1°/100m, è instabile, se è minore è stabile. Quindi se l'aria che sale, quella calda, si raffredda più lentamente dell'aria in cui si trova, in proporzione diventa sempre più calda e sale sempre di più: l'aria è '''instabile'''. Se invece l'aria che sale si raffredda più velocemente dell'aria in cui si trova, ad una certa quota raggiunge la stessa temperatura e si ferma: l'aria è '''stabile'''.
 
Bisogna però considerare ancora un fattore: se l'aria calda che sale è umida, cioè sempre, ad un certo punto condensa: l'aria calda può contenere più umidità di quella fredda. Quando l'[[umidità|umidità relativa]] raggiunge il 100%, l'acqua inizia a condensare, e a partire da quella quota si sviluppa la nuvola, in genere un [[cumulo]]. Mentre sale all'interno del cumulo, continua a condensare e la condensazione produce [[calore latente]]: in pratica l'aria, se si sta condensando, si raffredda più lentamente, secondo il '''[[gradiente adiabatico saturo]]''', che in genere vale circa 0,4° ogni 100m, ma aumenta al diminuire della temperatura al suolo, raggiungendo valori simili a quello saturo intorno ai -40 °C. Siccome si raffredda più lentamente, l'aria che sale rimane facilmente più calda di quella in cui si trova, quindi la corrente ascensionale all'interno della nuvola è più potente e non si ferma anche se l'aria è abbastanza stabile. Se l'aria è umida e instabile, questi fenomeni sono ovviamente molto più potenti, il cumulo si ingrandisce e diventa un [[cumulonembo]] originando un temporale.
 
La [[stabilità dell'aria]] influisce ovviamente anche sul '''sollevamento orografico'''.
 
Il fenomeno delle correnti ascensionali è particolarmente utile per il [[volo a vela]] e il [[volo libero]], ma può risultare pericoloso quando origina un temporale. I cumulonembi rappresentano infatti uno dei pericoli più grandi per il volo a vela e il volo libero, poiché si formano spesso repentinamente e in modo imprevisto e generano correnti molto intense miste a vortici interni di ghiaccio e grandine.