Giacomo Cavalli: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Giacomo nacque probabilmente a [[Verona]], dimora storica della famiglia Cavalli, figlio di Federico Cavalli, generale di Alberto e Mastino [[Della Scala]], podestà di [[Vicenza]] e [[Padova]] nonochènonché governatore del castello delle Saline nel 1336.
 
=== A capo della Lega Antiviscontea===
 
Seguendo la tradizione di famiglia entrò ancora giovane al servizio degli [[Scaligeri]] meritandosi fin da subito la stima di [[Cansignorio Della Scala]], che lo investì subito di importanti incarichi militari. Prima testimonianza di tali incarichi si ha nel maggio [[1362]] in cui il Cavalli partecipò come procuratore alla formazione della V lega antiviscontea. Il mese successivo tale lega concesse al Cavalli il comando delle operazioni militari. In questa sede conquisterà parte del territorio bresciano, senza riuscire a conquistare la città per via di una pestilenza scoppiata nell’esercitonell'esercito. Nel [[1368]] lo troviamo al comando dei Veronesi per la difesa della città dall’invasionedall'invasione di austriaca, la sua difesa fu eroica e decretò il fallimento della spedizione di Carlo IV.
 
Questa difesa fu però per considerata da Cansignoro solamente la vittoria di uno dei numerosi tentativi di penetrazione nelle sue terre da parte delle potenze confinanti. Fu infatti per evitare uno di questi che il 6 luglio [[1373]] il Cavalli fu inviato segretamente a Marostica, dove Francesco il Vecchio da Carrara aveva cercato di far ribellare la città con la complicità del capitano del castello. Il Cavalli penetrò segretamente nelle mura del castello e assali il ribelle che, dopo un lungo combattimento, assassinò.
Il rapporto di alleanza tra il Cavalli e gli ScaglieriScaligeri, incrementato dal matrimonio di Giacomo con Costanza Della Scala, si interruppe però con la morte di Cansignoro (1375).
 
===Al Servizio di Venezia===
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Il Cavalli riprese quindi la sua milizia per Venezia, in quel momento in conflitto con Genova che aveva già conquistato [[Chioggia]], Zara e Pola grazie al comando di [[Pietro Doria]].
Proprio da Chioggia partirono le barche genovesi all’attaccoall'attacco di Venezia dove trovarono a difesa il Cavalli a capo dell’armata veneta. Lo sontroscontro fu duro ma l’armata di Doria fu costretta a tornare a Chioggia.
Fondamentale era quindi per i Veneti la riconquista di Chioggia, di cui si fece promotore il Cavalli, e che fu prontamente accettata dal capitano [[Vettor Pisani]] e dal Doge [[Andrea Contarini]]. La battaglia fu durissima ma alla fine il Cavalli e il Pisani ottennero la vittoria.
 
Neppure un mese dopo un esercito veneziano al comando del Cavalli e di Vittor Piasani iniziò un recupero di tutte le terre venete in mano ai genovesi legando il nome del Cavalli indissolubilmente a quello di Venezia.
 
Fu quidiquindi incluso nel Maggio Consiglio Veneto e mori a Venezia nel 1384, sepolto nella [[Basilica dei Santi Giovanni e Paolo (Venezia)]] con una scultura di [[Paolo Iacobello delle Masegne]].<ref>Dizionario Bibliografico Treccani, Giacomo Cavalli voume 2 </ref>
 
==Note==
<references/>
 
==Voci Correlatecorrelate==
*[[Cavalli (famiglia)]]
*[[Guerra di Chioggia]]
 
==Collegamenti Esterniesterni==
*[http://www.treccani.it/enciclopedia/giacomo-cavalli_(Dizionario-Biografico) Pagina del dizionario Bibliografico degli italiani su Giacomo Cavalli]
*[http://www.condottieridiventura.it/condottieri/c/0440%20%20%20%20%20%20GIACOMO%20CAVALLI%20%20Di%20Verona.htm Pagina dedicata a Giacomo Cavalli condottiero di ventura]