Oscure presenze a Cold Creek: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Rembrandt9 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
senza fonti risultano pareri personali
Riga 51:
Tolto di mezzo Dale, la coppia torna alla vita normale che li ha sempre contraddistinti. Il maniero può trovare finalmente un po' di pace: la coppia, infatti, nonostante tutto decide di continuare a viverci.
 
==Analisi==
Il regista fa del mistero che avvolge il passato della casa il suo perno centrale. Il film, pur girato con molta cura, non è particolarmente emozionante: la trama è piuttosto piatta, prevedibile. Non ci sono colpi di scena, e l'aspetto "surreale" o "metafisico" è assolutamente mancante. E' stato definito "''a metà tra "La casa dei nostri sogni" e "Cape Fear"''" (la presenza della [[Juliette Lewis|Lewis]] inevitabilmente fa venire in mente il remake di Scorsese). Tuttavia non riusce a restituire quella giusta dose di tensione che la storia raccontata dovrebbe dare. Inoltre il ritmo non è particolarmente sostenuto, ne i personaggi ne i rapporti tra di loro vengono particolarmente scandagliati (ad esempio s'accenna ad una possibilità che la Leah fosse fredifrega, ma la narrazione prosegue facendocene dimenticare). La dicotomia città - campagna, inoltre, emerge ma tutto sommato senza troppa convinzione. Alla fine, rimane la buona prova del cast: Quaid è convincente, così come la Stone è apprezzabile nell'ormai inevitabile ruolo di bella ultra quarantenne e mamma apprensiva. Meno credibile [[Stephen Dorff]], troppo appiattito sul De Niro di "Cape Fear" (anche se alcune scene a petto nudo soddisfano pienamente il pubblico femminile). Resta la magistrale regia, sempre impeccabile, di [[Mike Figgis]].
== Collegamenti esterni ==
* {{Imdb|film|0331468}}