Carmide (dialogo): differenze tra le versioni

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La scienza del bene e del male non migliora le altre scienze in sé, ma migliora le nostre capacità di operare bene in queste, procurandoci vantaggio. Stranamente [[Socrate]] non l'adotta come definizione di saggezza, ma continua a muovere dalla definizione di [[Crizia]] “scienza delle scienze”.
 
Il dialogo si chiude nello sconforto generale: la saggezza trovata non apporta nessun vantaggio alla vita, pertanto è ovvio che i tre siano ben lontani dalla soluzione. Crizia prescrive a Carmide di frequentare Socrate, per migliorare se stesso, e qui il dialogo si chiude con un’ironia tetra per chi legge col senno di poi: Socrate chiede a Carmide se gli farà violenza, intendendo se egli voglia diventare suo discepolo anche contro la volontà di Socrate. Carmide risponde che così sarà, poiché è Crizia ad ordinarlo. È facile cogliere l’[[ironia]], se si pensa che durante il regime dei trenta tiranni proprio Crizia ordinerà a Socrate di uccidere un democratico, e che la morte di Socrate sarà originata proprio dal suo rapporto col futuro tiranno.
 
== Note ==