Polibenzimidazolo: differenze tra le versioni

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[[File:Astronaut-EVA.jpg|thumb|L'astronauta Bruce McCandless II dello [[Programma Space Shuttle|Space Shuttle]]. Fonte:[[NASA]]]]
 
I '''polibenzimidazoli''' ('''PBI''') sono una famiglia di [[polimeri]] sintetici ottenuti per [[polimerizzazione a stadi]]. Vengono così definiti perché contengono lungo la catena il gruppo [[Benzimidazolo|benzimidazolico]]. I filati vengono usati per produrre tessuti particolarmente resistenti alle alte temperature (probabilmente i migliori commercialmente disponibili) usati fra gli altri dai [[pompieri]], dagli [[astronauti]], nei guanti dei saldatori e nelle tute dei piloti di auto da corsa<ref>Hiroshi Mera, Tadahiko Takata "High-Performance Fibers" in Ullmann's Encyclopedia of Industrial Chemistry, Wiley-VCH, Weinheim, 2005. {{DOI|10.1002/14356007.a13_001}}</ref>.
Un ‘altra importante applicazione del PBI è quella del suo utilizzo come [[elettrolita]] nelle [[celle a combustibile]] definite '''PEMFC''' (Proton Exchange Membrane Fuel Cell)<ref>J.A. Asensio, E.M.Sánchez, P. Gómez-Romero; Chem. Soc. Rev., 2010, 39, 3210–3239 {{DOI|10.1039/B922650H}}</ref>.
Esistono diversi tipi di polibenzimidazoli, ma i più famosi sono sicuramente il PBI definito commerciale e l’ABPBI. Il Primo polibenzimidazolo completamente aromatico fu sintetizzato per la prima volta da Vogel e Marvel nel 1961<ref>H. Vogel and C. S. Marvel, J. Polym. Sci., 1961, 50, 511–539</ref>, mentre la produzione industriale cominciò nel 1983<ref>A. Buckley, E. D. Stuez and G. A. Serad, in Encyclopedia of Polymer Science and Engineering, ed. H. F. Mark, Wiley,New York, 1988, vol. 11, pp. 572–601</ref>.