Kundun: differenze tra le versioni

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|titoloitaliano = Kundun
|immagine= Kundun (1997).png
|didascalia= IlL'incontro fra il [[Dalai Lama|14º Dalai Lama]] incontra a [[Pechino]] ile [[Mao Zedong|Presidente Mao Tse-Tung]] a [[Pechino]].
|titolooriginale = Kundun
|paese = [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]
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|sceneggiatore = [[Melissa Mathison]]
|attori =
* [[Tenzin Thuthob Tsarong]]: Dalai Lama (Adultoadulto)
* [[Tenzin Yeshi Paichang]]: Dalai Lama (a 2 anni)
* [[Tulku Jamyang Kunga Tenzin]]: Dalai Lama (a 5 anni)
* [[Gyurme Tethong]]: Dalai Lama (a 12 anni)
* [[Tencho Gyalpo]]: Madrela madre
* [[Tulku Jamyang Kunga Tenzin]]: Dalai Lama (a 5 anni)
* [[Tenzin Yeshi Paichang]]: Dalai Lama (a 2 anni)
* [[Tencho Gyalpo]]: Madre
* [[Tenzin Topjar]]: Lobsang (5-10)
* [[Tsewang Migyur Khangsar]]: Padreil padre
* [[Tenzin Lodoe]]: Takster
* [[Sonam Phuntsok]]: [[Reting Rinpoce]]
* [[Geshi Yeshi Gyatso]]: [[KewtsangSera Rinpoche(monastero)|Lamalama di Sera]]
* [[Yoon Cometti Joyce|Yoon C. Joyce]]: ufficiale cinese
|fotografo = [[Roger Deakins]]
|montatore = [[Thelma Schoonmaker]]
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{{quote|Il [[Dalai Lama]] non crede nella guerra.|[[Tenzin Gyatso|XIV Dalai Lama]]}}
 
'''''Kundun''''' è un [[film]] del [[1997]] diretto da [[Martin Scorsese]], tratto dal libro autobiografico ''[[La libertà nell'esilio]]'', del Quattordicesimoquattordicesimo [[Dalai Lama]] del [[Tibet]], [[Tenzin Gyatso]].
 
== Trama ==
 
[[Tibet]], [[1937]].
Il piccolo [[Tenzin Gyatso|Lahmo]], il cui nome in [[lingua tibetana|tibetano]] significa "Colui che protegge", è un innocente bambino di appena due anni dal carattere molto vivace che vive in un remoto e anonimo villaggio della provincia di [[Amdo]], di fronte al confine con la [[Cina]]. Ultimo di una generazione numerosa, è nato in un periodo di forti carestie a danno dei più poveri in una famiglia di contadini, e due dei suoi fratelli studiano in un [[Buddhismo tibetano|monastero]].
 
Un giorno la sua casa viene visitata da un [[Lama (buddhismo)|Lamalama]] travestito da servitore in viaggio per [[Lhasa]], capitale del [[Tibet]] e centro del [[lamaismo]], insieme ai suoi collaboratori. QuestL' uomo è un alto funzionario del governo al servizio del Reggentereggente, [[Reting Rinpoce]], che l'ha mandato alla ricerca della [[reincarnazione]] del [[Thubten Gyatso|Tredicesimotredicesimo Dalai Lama]], morto da alcuni anni in un periodo molto critico della storia [[Tibet|tibetana]]. Il bambino dimostra di possedere familiarità con questo insolito visitatore, tanto da sostenere di possedere il [[rosario]] che gli vede tra le mani, un tempo posseduto dal [[Thubten Gyatso|"Grande Tredicesimo]]". Il [[monaco buddhista|monaco]] dimostra un interesse molto particolare per [[Tenzin Gyatso|Lahmo]], e lo studia con grande attenzione. Il giorno successivo, quando il [[monaco buddhista|religioso]] parte, il bambino piange disperatamente chiedendo di poterlo seguire, tanto che la madre conferma che da tempo dice di voler andare a [[Lhasa]].
 
Poco tempo dopo, il [[Lama (buddhismo)|Lama]]lama ritorna da [[Tenzin Gyatso|Lahmo]] con alcuni maestri e aristocratici di [[Lhasa]], disponendo su di un tavolo una serie di oggetti, chiedendogli quali siano stati di sua proprietà. Vi è infatti una seria probabilità che questo semplice piccino sia la [[reincarnazione]] del [[Dalai Lama]]. [[Tenzin Gyatso|Lahmo]] li riconosce uno per uno, scartando quelli che non erano appartenuti al [[Thubten Gyatso|Dalai Lama]] defunto: è la conferma che il bambino è il nuovo [[Dalai Lama]], [[reincarnazione]] di [[Avalokitesvara|Chenrezig]] e di tutti i [[Dalai Lama]] che lo hanno preceduto.
 
Due anni dopo, nel [[1939]], il bambino viene portato a [[Lhasa]] dal Reggentereggente [[Reting Rinpoce|Reting]], il quale lo insedia come [[Tenzin Gyatso|Quattordicesimoquattordicesimo Dalai Lama]], e lo preparapreparandolo agli studi per fare di lui un [[monaco buddhista]] secondo l' antichissima tradizione e, allaal raggiungimento della maggiore età, capo del governo e della religione del [[Tibet]]. [[Tenzin Gyatso|Lahmo]] viene ora chiamato ''"Buddha della Compassione''", ''"Gemma che Esaudisce i Desideri''", ''"Prezioso Protettore''". Il piccolo [[Dalai Lama]], ora da tutti chiamato ''Kundun'', in [[lingua tibetana|tibetano]] ''la Presenza'', vive così nel palazzo del [[Potala]], praticamente isolato dal mondo esterno e dai brucianti cambiamenti sociali e politici che stanno stravolgendo il suo Paese, e viene educato sotto la tutela di [[Ngawang Sungrab Thutob|Taktra Rinpoce]], di Phala, di Pompo e di Norbu, che gli svelano i segreti del [[Buddhismo tibetano]] e delle tecniche di [[Meditazione buddhista|meditazione]], indispensabili per conseguire il [[Nirvāṇa|Nirvana]].
 
Un giorno però, complici alcuni oscuri presagi profetizzati dagli [[oracolo|oracoli]] regolarmente consultati dal governo, [[Reting Rinpoce|Reting]] viene allontanato da [[Lhasa]] e rimosso dalla carica di Reggentereggente, in quanto ritenuto inadatto al ruolo. Gli [[oracolo|oracoli]] precisano che se Reting non si allontana dalla capitale per dedicarsi alla preghiera, morirà. Il piccolo [[Dalai Lama]], durante una lezione, impone così [[Ngawang Sungrab Thutob|Taktra]], il suo anziano e severo ma affezionatissimo maestro, come nuovo Reggentereggente del suo governo. Gli anni trascorrono, e [[Tenzin Gyatso|Kundun]] studia dimostrando di essere un buon discepolo, fino al giorno in cui l' ambizioso [[Reting Rinpoce|Reting]], a capo di alcuni monaci del monastero di [[Sera (monastero)|monaci Sera]] armati, attenta alla vita di Taktra, senza però riuscire a ucciderlo. L' ex Reggentereggente viene incarcerato al [[Potala]], dove muore poco dopo, e il [[Dalai Lama]], per quanto giovane, dimostra da questo momento una maggiore attenzione verso le questioni relative alla società e al governo. Il suo primo ordine è di allontanare i cinesi dal [[Tibet]]: dopo i vari e tenaci tentativi del passato a cui sono seguiti anni di calma relativa nei loro rapporti, la [[Cina]] sta infatti cercando nuovamente di prendereestendere il proprio controllo sul regno delle montagne.
 
Mentre la [[Cina]] è scossa dalla [[Guerra civile cinese|guerra civile]] e finisce regione per regione sotto il controllo di [[Mao Zedong|Mao Tse-Tung]], il giovane [[Tenzin Gyatso|Kundun]] scrive una lettera al [[Presidente degli Stati Uniti]], il signor [[Harry Truman|Truman]], nella speranza che un giorno gli [[Stati Uniti]] affiancheranno il [[Tibet]] per garantirne l' indipendenza, ma un improvviso lutto lo segna: la morte del padre, di cui compie i riti funebri su richiesta della madre. Nel [[1949]], [[Mao Zedong|Mao]] e i suoi comunisti prendono il controllo totale della [[Cina]], che, sotto di lui, dopo un periodo di guerre e frammentazioni, si riunisce nella nuova e potente [[Repubblica Popolare Cinese]], e il suo primo decreto è l'annessione del [[Tibet]]: il [[Dalai Lama]] dovrà accettare di essere un funzionario della "[[Cina|madrepatria]]" cinese, cedendo in tal modo la questione della difesa e dei rapporti internazionali sotto lall'attenta supervisione del governo di [[Pechino]]. [[Tenzin Gyatso|Kundun]] stesso è però di parere contrario: secondo lui, il [[Tibet]] non è in nessun caso parte della [[Cina]].
 
Nel momento in cui interpella le divinità tutelari, secondo le consolidate usanze tibetane, Taktra informa il [[Dalai Lama|Quattordicesimoquattordicesimo Dalai Lama]] sulldell'avanzata delle truppe cinesi a [[Chamdo]], ma subito dopo giunge una notizia ancora più drammatica: alcuni funzionari locali e alti dignitari del governo avrebbero firmato un accordo in diciassette punti a nome e per conto del [[Dalai Lama]], che in realtà non era stato interpellato. [[Tenzin Gyatso|Kundun]] incontra il generale cinese [[Chang Jing Wu]], ma rifiuta di firmare l'accordo, facendo addirittura una tenace e spiazzante scena muta di fronte agli stranieri, che se ne vanno infuriati. L'anno dopo, il [[17 novembre]] [[1950]], accetta di essere incoronato [[Dalai Lama]], assumendo pieni poteri governativi e religiosi, nonostante all'inizio avesse espresso il desiderio di essere investito una volta compiuti i diciotto anni, come avvenuto per tutti i [[Dalai Lama]] prima di lui. Subito dopo l' intronizzazione si trasferisce al [[monastero di Dunkhar]], al confine con l'[[India]].
 
Dopo aver nominato i due primi ministri, il [[Tenzin Gyatso|Prezioso Protettore]] invia delegazioni in [[Cina]], [[Stati Uniti]], [[Nepal]], [[Gran Bretagna]], [[India]] e all'[[Onu]], perché venga riconosciuta al [[Tibet]] la sua legittima indipendenza, ma nessunanessuno didegli queste nazioniinterpellati accorda il proprio aiuto al [[Tibet]]. Sconfortato, accettaKundun cosìaccetta di andare a [[Pechino]], eper incontraincontrare il [[Mao Zedong|Presidentepresidente Mao]] in persona. Il giovane [[re]] [[-monaco buddhista|monaco]] rimane abbagliato dallo sviluppo industriale dei cinesi, e confida nelle promesse del governo comunista, sostenendo che l' insegnamento del [[Gautama Buddha|Buddha]] e il [[socialismo]] possanopossono conciliarsi a tutti gli effetti. All'inizio, [[Mao Zedong|Mao]] si dimostra affabile e cordiale, tanto che il [[Dalai Lama]] spera di poter mediare con gli occupanti, diminuendo il peso dell'invasione, ma durante l'ultimo incontro, il [[Mao Zedong|Presidentepresidente cinese]] sostiene che la [[religione]] sia [[veleno]], l'[[oppio]] dei popoli.
 
SconfortatoDeluso, [[Tenzin Gyatso|Kundun]] torna a [[Lhasa]], dove ancora tenta la mediazione, ma i cinesi, ora guidati dall'odioso generale [[Tan Kuan-Sen]], hanno inasprito la morsa sulla popolazione: distruggono monasteri e uccidono monaci e civili, indistintamente. Tutti gli alti dignitari del governo, sia monaci che nobili feudali, sono timorosi che i cinesi lo possano uccidere, e lo convincono a lasciare il [[Tibet]] alla volta dell'[[India]], dove avrà più probabilità di servire la causa tibetana efficacemente. Travestito da soldato, dopo aver consultato l'[[Oracolooracolo Nechung|Oracolo]], il [[Dalai Lama]] scappa durante la notte alla volta dell'[[India]], scortato da alcuni monaci e guerrieri di [[Kham]].
 
== Personaggi omessi ==
Sebbene apprezzato dai critici per la correttezza della sua ricostruzione storica, '''Kundun''' ignora completamente tre personaggi importanti nella vita dell' attuale [[Tenzin Gyatso|Dalai Lama]]:
 
* Lo [[scalatore]] [[Austria|austriaco]] [[Heinrich Harrer]] ([[1912]]-[[2006]]), che, in virtù della sua [[Cittadinanza (diritto)|cittadinanza tedesca]], fu [[prigioniero politico]] del [[Governo del Regno Unito|governo britannico]] nella [[Raj Britannico|colonia d' India]] allo scoppio della [[Secondaseconda guerra mondiale]]. Dopo l' evasione nel [[1944]], raggiunse il [[Tibet]], allora proibito agli stranieri, ma una volta raggiunta [[Lhasa]] si guadagnò il favore del [[governo]] e dei [[monaco buddhista|monaci]] che gli permisero di restare. Divenne uno degli insegnanti del Dalai Lama, che apprese da lui l'[[lingua inglese|inglese]] e molti dettagli dell'[[Civiltà occidentale|Occidente]], e fu il primo [[Europa|europeo]] a vivere alla corte del [[Palazzo del Potala|Potala]];.
* L' aristocratico [[Ngapoi Ngawang Jigme|Ngawang Jigme]] ([[1910]]-[[2009]]), erede di un' influente famiglia nobile di [[Lhasa]] e importante membro del governo tibetano. Venne nominato Governatoregovernatore di [[Chamdo]], cittadella del Tibet orientale, e comandante delle relative forze armate. Nell’ottobre del [[1950]] ebbe luogo un duro scontro tra l'[[esercito]] tibetano e quello della neonata [[Cina|Repubblica Popolare Cinese]], al cui termine Jigme dichiarò la resa facilitando notevolmente l' avanzata delle truppe nemiche in territorio tibetano. Durante il film, comunque, Phala cita brevemente la battaglia di Chamdo nel suo colloquio con il [[Dalai Lama]], sostenendo che vi fosse un morto accertato prima che calasse il silenzio radio. Poco dopo lo stesso Dalai Lama, insieme ai suoi dignitari, apprende tramite la radio che alcuni suoi esponenti hanno appena firmato «a suo nome» la resa incondizionata del Tibet alle forze cinesi e l' Accordo in Diciassette Punti. Storicamente firmò l' Accordo venne firmato proprio [[Ngapoi Ngawangda Jigme|Jigme]], non autorizzato dal governo e neppure dal Dalai Lama, essendo privo dei loro sigilli;.
* Il [[Panchen Lama|Decimodecimo Panchen Lama]], [[Lobsang Trinley Lhündrub Chökyi Gyaltsen]] ([[1938]]-[[1989]]), seconda massima autorità religiosa del Tibet. [[Khenpo]] del [[Tashilhunpo|Monasteromonastero di Tashilhunpo]], il [[Panchen Lama]] è un [[monaco buddhista|monaco tibetano]] molto importante in quanto [[reincarnazione]] di [[Amitabha Buddha|Amitābha]], il [[Bodhisattva|Bodhisattva della Sapienza]], ma diversamente dal Dalai Lama non ha mai esercitato nessuna influenza politica. Nel [[1954]], [[Lobsang Trinley Lhündrub Chökyi Gyaltsen|Lobsang]] e il Dalai Lama andarono insieme a [[Pechino]] per discutere con [[Mao Tse-tung|Mao]] la drammaticità della situazione in Tibet, ma ogni tentativo di negoziare non ebbe alcun seguito.
 
== Incongruenze biografico/narrative ==
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Nel [[1941]], il Reggente [[Thupten Jampel Yishey Gyantsen|Reting Rinpoce]] fu deposto, e [[Ngawang Sungrab Thutob|Taktra Rinpoce]] fu selezionato dal giovane [[Dalai Lama]] tra una cerchia di candidati. Nella sua [[autobiografia]], [[Tenzin Gyatso]] dice di essersi avvicinato a [[Ngawang Sungrab Thutob|Taktra]], compiendo in tal modo la scelta, ma nel film la decisione è spontanea e suscita la sorpresa dello stesso [[Ngawang Sungrab Thutob|Taktra]].
 
== Curiosità ==
* In una breve sequenza di immagini viene citato il [[Lhamo Latso]], [[lago]] sacro per i [[tibetani]] in virtù del potere di concedere visioni. MentreQuando [[Reting Rinpoce|Reting]] incontraparla per la prima volta il piccolo Lhamo, dice di averlo già incontrato in una visione, e di averlo finalmente trovato dopo aver analizzato molte tracce. Durante il dialogo, vengono mostrate brevi e intense immagini del [[lago]] [[oracolo|oracolare]];.
 
== Voci correlate ==
* [[Tibet]];
* [[Buddhismo tibetano]];
* [[Dalai Lama]];
* [[Tenzin Gyatso]];
* [[Cina]];
* [[Mao Tse-tung]];
* [[Partito comunista cinese]];
 
== Altri progetti ==