Martin Buber: differenze tra le versioni

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Si deve a lui l'emersione alla cultura europea del movimento [[ChassidimChassidismo|hassidim]], ma soprattutto a lui si deve l'idea che la vita è fondamentalmente non [[soggettività]], bensì [[intersoggettività]], anzi per Buber [[Soggetto (filosofia)|soggetto]] e intersoggettività sono [[sincronicità|sincronicamente]] complementari e ne era talmente convinto che non esitò ad affermare: "In principio è la relazione".
 
== Biografia ==
=== La giovinezza ===
Buber nacque in una famiglia viennese di ebrei assimilati. Trascorse l'infanzia, dopo il divorzio dei genitori, a [[Leopoli]] (allora Lemberg, nella Galizia asburgica, oggi [[L'vov]], in [[Ucraina]]), presso suo nonno Salomon, uomo d'affari ma soprattutto famoso erudito nella tradizione e nella letteratura ebraiche.
 
Nella sua prima educazione ebbero grande parte le lingue: in casa si parlava [[Lingua yiddish|yiddish]] e [[Lingua tedesca|tedesco]], imparò l'[[Lingua ebraica|ebraico]] (lingua della religione) e il [[Lingua francese|francese]] (lingua della borghesia colta europea dell'epoca), e anche l'[[Lingua inglese|inglese]] e l'[[Lingua italiana|italiano]], già nell'infanzia, e il [[Lingua polacca|polacco]] durante gli studi superiori.
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<br />Nel [[1904]] pubblicò la sua tesi, ''Beiträge zur Geschichte des Individuationsproblems'' (Contributi alla storia del problemi dell'individuazione). In quel periodo soggiornò a [[Firenze]] per due anni.
 
Negli stessi anni si era interessato alle filosofie mistiche rinascimentali ([[Jakob Böhme|Böhme]], [[Nicola Cusano|Cusano]], [[Paracelso]]), reincontrando in questo percorso il [[Chassidim|chassidismo]] della sua infanzia e dedicandosi attivamente alla raccolta e alla traduzione dei sui documenti.
 
Da questi studi nacque la pubblicazione delle ''Storie di Rabbi Nahman'', raccolta di racconti sul Rabbi Nahman di [[Breslavia]], grande figura del chassidismo di cui Buber cerca di rinnovare il messaggio e l'importanza ([[1906]]) e delle ''Storie del Baalshem'' (La leggenda del Baal Shem Tov), fondatore del Chassidismo ([[1908]]).
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=== Il volto dell'Altro e il volto di Dio ===
Il [[pensiero]] in Buber con la sua concezione che afferma l'essenza della vita come [[relazione (filosofia)|relazione]] per cui non si dà una soggettività che non sia simultaneamente [[intersoggettività]] sembra muoversi verso una concezione unitaria dell'[[essere]], tuttavia questa direzione del suo pensiero si ferma proprio là quando si tratta di affrontare le due realtà, quella umana e quella divina trattate sino a oggi come appartenenti a due ordini differenti. Egli infatti nel ribadire come nell'unità dialogica, la "coppia Io-Tu", il volto dell'Altro rimanda sì al volto di Dio ma non è comunque il volto di Dio mantiene l'insanabile frattura tra la realtà mondana e la realtà divina come separazione insuperabile. In questa maniera ancora una volta nel ribadire l'ormai conquistata consustanzialità dell'umano con il divino ci si ferma di fronte alla prospettiva futura della identicità totale tra l'uomo e dio che dissolverebbe ogni [[schizofrenia]] tra mondo trascendente e mondo immanente. Questo ovviamente non si può imputare all'uomo Buber che in quanto filosofo si limita a registrare le conquiste della specie sul piano del pensiero ma va imputato all'evoluzione stessa della relazione, vale a dire che i tempi dell'evoluzione della relazione non erano ancora maturi per un simile passo. Le conseguenze di questa sua visione sul piano pratico sono state il suo impegno nella nuova entità statale di [[Israele]] verso un modello di [[socialismo]] altro da quello realizzato dal [[marxismo]] nella russia sovietica.
 
== Le opere in italiano ==
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* ''Gog e Magog'', tr. Silvia Heimpel-Colorni, Milano: Bompiani, 1964; Vicenza: Neri Pozza, 1999
* ''Immagini del bene e del male'', tr. Amerigo Guadagnin, Milano: Comunità 1965; n.ed. come ''L'uomo tra il bene e il male'', tr. Roberto Tonetti, a cura di Cornelia Muth, Milano: Gribaudi, 2003
* ''Sentieri in utopia'', tr. Amerigo Guadagnin, Milano: Comunità, 1967
* ''Il problema dell'uomo'', tr. Fabio Sante Pignagnoli, Bologna: Pàtron 1972; Leumann: Ldc, 1983 (ed. con introduzione di Armido Rizzi)
* ''Mosè'', tr. Piera Di Segni, introduzione di Pier Cesare Bori, Casale Monferrato: Marietti 1983