Benedetto Viale Prelà: differenze tra le versioni

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===Origini familiari e studi medici===
Benedetto Viale nacque a [[Bastia]], in [[Corsica]], il 25 gennaio 1796. Incoraggiato allo studio della [[medicina]] dallo zio materno [[Tommaso Prelà]], [[archiatra]] di Papa [[Pio VII]], si trasferì giovinetto a [[Roma]] per intraprendere tali studi.<ref>Diorio, ''Benedetto Viale Prelà'', op. cit., p.3.</ref> Scampato per poco alla morte nel 1817, durante una epidemia di [[tifo]] che colpì violentemente l'[[Arcispedale di Santo Spirito in Saxia]] in cui Viale Prelà stava muovendo i suoi primi passi come medico,<ref>Diorio, op. cit., pp. 3-4.</ref> per le sue qualità ("la svegliatezza del suo ingegno, la fermezza del suo carattere, e la squisitezza della sua educazione")<ref>Diorio, op. cit., p. 4.</ref> divenne prima allievo e poi "assistente di clinica" di [[Giuseppe De Matthaeis]].
 
===Carriera medica e universitaria===
Vinto da Viale Prelà un concorso come "primario degli Ospedali", De Matthaeis volle che egli divenisse prima suo supplente e poi suo successore, nel 1852, sulla cattedra di [[clinica medica]] dell'allora Università Pontificia de [[La Sapienza]].<ref>Diorio, op. cit., p. 4.</ref> Pioniere del metodo [[anatomia patologica|anatomo clinico]] nella pratica medica e nell'insegnamento, ebbe a sua volta come allievo e successore il grande medico e politico [[Guido Baccelli]].<ref>Diorio, op. cit., p. 4.</ref> Divenuto membro del Collegio medico chirurgico di Roma e della Congregazione speciale di sanità, Viale Prelà fu in seguito nominato [[archiatra]] di Papa [[Pio IX]] e direttore del [[manicomio romano di Santa Maria della Pietà]], dove "fece ogni suo sforzo per migliorare la sorte di quei miserelli" che vi erano rinchiusi.<ref>Diorio, op. cit., p. 5.</ref>
 
===Altri interessi scientifici e ruolo nella Accademia Pontificia dei Nuovi Lincei===
 
Oltre agli interessi medici, Viale Prelà coltivò a lungo un grande interesse per la [[chimica]] che in quell'epoca viveva una straordinaria fioritura. Egli ne esplorò le applicazioni alle [[scienze biologiche]], come nel caso delle sue ricerche sulla presenza del [[ferro]] nelle [[urine]] e nel [[sudore]], all'[[idrologia]] (ricerca dello [[iodio]] nelle [[acque minerali]] potabili) e perfino all'[[archeologia]] (ricerche sul [[cosmetico|belletto]] trovato nelle [[etruschi|tombe etrusche]] dell'antico [[Monti Volsini|Vulsinio]]).<ref>Diorio, op. cit., p. 4.</ref> Grazie a queste sue numerose e poliedriche benemerenze scientifiche, Viale Prelà, nel 1847, fu nominato membro onorario della [[Accademia Pontificia dei Nuovi Lincei]] appena istituita da Pio IX. Divenutone Socio ordinario nel 1854, ne fu anche Presidente per tre mandati, dal 1867 al 1873.<ref>Diorio, op. cit., p. 5.</ref>
 
==Bibliografia==