Bosone di Goldstone: differenze tra le versioni

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Come già accennato, il teorema di Goldstone afferma che quando una [[simmetria]] continua è [[rottura spontanea di simmetria|rotta spontaneamente]], nuove particelle [[campo scalare|scalari]] senza massa (o con massa molto piccola, se la simmetria non è esatta) compaiono nello spettro delle possibili eccitazioni. Esiste una particella scalare (bosone di Goldstone) per ogni generatore della simmetria che si rompe.
 
Bisogna notare che il teorema, se letto attentamente, ha come [[tesi]] solo che esistano stati non di vuoto con energie arbitrariamente piccole. Si prenda ad esempio un modello di super [[Cromodinamica quantistica|QCD]] chirale (N=1) con un [[valore di aspettazione del vuoto]] per gli [[squark]] non nullo e che sia conforme nell'[[infrarosso]]. La simmetria chirale è una [[simmetria globale]] che è parzialmente rotta spontaneamente. Alcuni dei bosoni associati con questa rottura sono carichi nel [[gruppo di gauge]] che non è rotto e quindi, questi bosoni hanno uno [[SpettroRappresentazione spettrale dei (segnali)|spettro]] di [[Massa (fisica)|massa]] continuo con masse arbitrariamente basse, ma non c'è un bosone di Goldstone che ha massa esattamente nulla. In altre parole i bosoni di Goldstone sono [[Infraparticella|infraparticelle]].
 
In teorie con [[simmetria di gauge]], i bosoni di Goldstone sono "mangiati" dai [[bosone di gauge|bosoni di gauge]]. Questi ultimi divengono massivi e la loro nuova [[Polarizzazione della radiazione elettromagnetica|polarizzazione]] longitudinale è data dal bosone di Goldstone.