Stazione di Licata: differenze tra le versioni

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La '''stazione di Licata''' è una [[stazione ferroviaria]] di [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]] e lo scalo ferroviario della città siciliana di [[Licata]].
 
È frequentata soprattutto da viaggiatori pendolari, impiegati o studenti in genere diretti verso i centri vicini ma anche verso [[Caltanissetta]]. Un tempo molto frequentata e di interscambio oggi vede ridotto il suo traffico per l'agguerrita concorrenza del trasporto pubblico su strada ed individuale cui non fa riscontro alcuna iniziativa di ricupero dell'utenza; nonostante sia ben ubicata nel tessuto urbano della città offre pochi servizi e con orari non molto favorevoli. È comunque di fermata per tutti i treni provenienti da [[Caltanissetta]] e da [[Gela]].
 
==Storia==
La stazione venne costruita nell'ambito della costruzione della ferrovia proveniente da [[Caltanissetta]], iniziata dalla [[Società Vittorio Emanuele]] e realizzata successivamente dalla ''Società per le Strade Ferrate Calabro-Sicule'', per connettere le aree zolfifere del [[Provincia di Caltanissetta|nisseno]] e della Sicilia centrale con il porto per l'esportazione del minerale di [[Zolfo di Sicilia|zolfo]] estratto.
La stazione venne costruita in corrispondenza del centro abitato sulla sponda occidentale del [[Imera meridionale|fiume Salso]].
Dato che l'interesse maggiore era quello, commerciale, di far arrivare lo zolfo alle raffinerie della costa e al [[Porto di Licata]], Canicattì e il comprensorio nisseno vennero collegati a partire dal febbraio [[1881]] con l'apertura dell'ultimo tratto, di 18 km di ferrovia, su Licata. Da tale data quindi anche i viaggiatori poterono raggiungere sia [[Caltanissetta]] e [[Catania]] che il capoluogo regionale [[Palermo]].
Il [[26 novembre]] [[1888]] venne infine realizzato anche il raccordo con il [[Porto di Licata]] e con i moli relativi <ref>http://www.trenidicarta.it/aperture.html. a cura di Alessandro Tuzza</ref>
Date le difficoltà economiche della [[Società Vittorio Emanuele]] che rallentarono i lavori si dovette ancora aspettare il [[1891]] perché Licata fosse collegata con la [[Stazione di Gela]], a quel tempo, chiamata ancora Terranova di Sicilia e quindi in direzione di [[Siracusa]].
Negli anni successivi si prospettò l'opportunità di costruire anche un collegamento più diretto con [[Agrigento]], lungo la costa via Palma di Montechiaro, ma non se ne fece nulla e al suo posto ma con eccessivo ritardo nella costruzione venne realizzata una linea a [[scartamento ridotto]] e a [[cremagliera]] di bassa potenzialità che sopravvisse fino alla chiusura avvenuta negli [[anni 1950|anni cinquanta]]. Nel frangente tuttavia la stazione divenne un'importante snodo con doppio [[scartamento]] e rimesse per le [[Locomotiva FS R.370|locomotive R.370]].
 
La progressiva chiusura di molte miniere di zolfo ha prodotta la contrazione del traffico merci e viaggiatori relativo ma la stazione ha continuato ad avere un consistente traffico viaggiatori soffrendo tuttavia dell'eccessivo percorso ferroviario verso [[Catania]] dato che il collegamento tra Gela e Caltagirone non venne realizzato se non alla fine degli anni settanta quando ormai il traffico viaggiatori aveva consolidato la scelta di altre modalità di trasporto
 
==Caratteristiche==
La stazione insiste sulla direttrice ferroviaria [[Ferrovia Siracusa-Gela-Canicattì|Siracusa-Gela-Canicattì]] per la quale è stazione passante.
 
==Servizi==