Massacri di Kočevski rog: differenze tra le versioni

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I ''domobranci'' sloveni, con numerosi civili al seguito, erano fuggiti in Austria attraverso il [[passo Ljubelj]] nella seconda settimana di maggio. Furono confinati dai soldati britannici del V corpo dell'[[Eighth Army (Regno Unito)|ottava armata]] in un campo improvvisato a Viktring, nei pressi di [[Klagenfurt]].<ref name=cf1>{{Cita|Corsellis & Ferrar,2008|pp.67-98|slo1945}}</ref>
 
A partire dal 18 maggio iniziarono i rimpatri forzati via treno di croati e [[cetnici]]. I domobranciGli sloveni furono fatti partire dal 27/28 al 31 maggio.<ref name=cc>{{cita web|url = http://www.arhiv.mp.gov.si/fileadmin/mp.gov.si/pageuploads/2005/PDF/publikacije/Crimes_committed_by_Totalitarian_Regimes.pdf|autore = Mitja Ferenc|curatore = Peter Jambrek|titolo = Crimes committed by totalitarian regimes : reports and proceedings of the 8 April European Public Hearing on Crimes Committed by Totalitarian Regimes|pagine = 155-160|anno = 2008 |isbn = 978-961-238-977-2}}</ref><ref name=cf1/> I prigionieri vennero confinati dai partigiani iugoslavi in campi di concentramento, i più grandi dei quali erano presso [[Šentvid (Ljubljana)|Šentvid]], nei pressi di [[Ljubljana]], e Teharje, vicino a [[Celje]]. Gli sloveni vennero divisi in tre gruppi. Quelli del gruppo C, il più numeroso, vennero uccisi entro pochi giorni, spesso dopo maltrattamenti e torture.
 
Nelle isolate foibe di Kočevski rog vennero liquidati, perlopiù con un colpo alla nuca, i prigionieri provenienti da Šentvid, dopo un trasporto in treno fino a Kočevje e da lì in camion.<ref name=cc/>