Naufragi della prima guerra punica: differenze tra le versioni

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{{quote|I Romani, al principio dell'estate, calate in mare trecentocinquanta navi e preposti al loro comando Marco Emilio e Servio Fulvio le inviarono. |[[Polibio]], ''Storie'', I, 36, BUR. Milano, 2001. trad.: M. Mari.}}
 
I due consoli [[Marco Emilio Paolo]] e [[Servio Fulvio Nobiliore|Servio Fulvio Petino Nobiliore]] erano partiti con la flotta romana per portare rinforzi alle truppe di Roma che avevano vinto ad Adys. La flotta romana, lasciata la Sicilia aveva battuto i Cartaginesi in una battaglia navale a [[Capo Bello|Capo Ermeo]], aveva catturato ben 144 delle 200 navi puniche e le aveva integrate nella flotta stessa che quindi era arrivata a contare quasi 500 navi. Un numero incommensurabile sia per i tempi sia in assoluto.
 
Visto che fra la partenza da Roma e l'arrivo in Africa la situazione delle legioni era drammaticamente cambiata, i consoli, lungi dallo scaricare rinforzi ad Aspide, imbarcarono i superstiti di Tunisi e fecero vela verso nord.