Tasso di attualizzazione: differenze tra le versioni

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<math>\Delta S</math> risulta essere l'importo degli interessi che è possibile maturare fino all'istante <math>n</math>.
 
=== Tasso di rendimento privo di rischio ===
 
Si segnala che il tasso di attualizzazione trova utilizzo nella definizione di ''[[valore attuale]]'', concetto con il quale si valuta la convenienza di un progetto di investimento.
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Tuttavia l'utilizzo di un tasso a breve termine può presentare un'incoerenza tra il periodo di riferimento dei flussi di cassa generati dall'investimento e quello del tasso di attualizzazione, infatti il tasso privo di rischio dovrebbe essere relativo allo stesso orizzonte temporale nel quale si valuta l'investimento. Generalmente un investimento si contraddistingue per l'essere una decisione di lungo periodo e pertanto nella pratica è accettato l'approccio di considerare come alternativa al BOT a 6 mesi il rendimento dei titoli di Stato a lungo termine. Ad esempio nel caso di una valutazione di investimento aziendale si ricorrerà al BTP decennale se l'orizzonte di analisi è di 10 anni, trentennale se l'orizzonte è di 30 anni.
 
=== Effetto dell'inflazione ===
 
Ricordando che l'inflazione rappresenta la perdita di potere d'acquisto dell'unità monetaria, qualora il flusso di cassa venga stimato in termini reali allora il tasso privo di rischio dovrà essere espresso in termini reali. Pertanto dal rendimento dei titoli di Stato che normalmente è espresso in termini nominali si dovrà sottrarre in prima approssimazione il tasso di inflazione attesa.
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Consideriamo a titolo di esempio un tasso di rendimento nominale del Buono del Tesoro pari al 2,735%. Si supponga poi un’inflazione attesa del 1,2% .
La formula esatta per calcolare il tasso di interesse reale fornisce 0,02735 – 0,012 - 0,02735*0,012= 0,0150218 con un errore associato pari a 0,0005002; scriviamo 0,0150 ± 0,0005 cioè il tasso reale va dal 1,45% al 1,55%. L'equazione approssimata (*), invece, porta a calcolare 0,02735 – 0,012= 0,01535 con un errore associato paria a 0,000598; scriviamo 0,0153 ± 0,0005 cioè il tasso reale approssimato va dal 1,47% al 1,58%. Come si vede l’ordine di grandezza dell’errore nei due casi è uguale a 0,0005 cioè dello 0,05% ad indicazione che il tasso reale è conoscibile con una sola cifra decimale esatta.
 
 
== Bibliografia ==
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* John R. Taylor, ''Introduzione all'analisi degli errori'', Bologna: Zanichelli, 1986
* Giovanni Azzone, Umberto Bertelè, ''L'impresa: sistemi di governo, valutazione e controllo'', Perugia: ETAS, 2003
 
 
 
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