Guardia palatina d'onore: differenze tra le versioni

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Nel [[1859]] papa Pio IX, soddisfatto della fedeltà e dell’attaccamento alla sua figura, decideva di premiarlo concedendogli il titolo di Guardia palatina d'onore ed istituendone la banda. Contemporaneamente la guardia riceveva la [[bandiera]] bianco-gialla, recante lo [[stemma]] del Papa e con il puntale sormontato dalla figura in oro di [[san Michele arcangelo]].
 
A partire dal [[1860]], lo Stato Pontificio entrava nell’ultimo decennio di vita, che sarebbe terminato nella breccia di [[Porta Pia]]. L'[[Italia]] era scossa dai moti preunitari. In un’atmosfera sempre più surriscaldata, la Guardia palatina continuava il suo servizio istituzionale, ma era altresì impiegata in compiti straordinari, quali la [[ scorta]] a convogli di artiglieria e vettovaglie, ricevendo ulteriori apprezzamenti e ricompense di ordine morale da parte di Pio IX.
 
Nel [[1867]], il corpo prendeva parte alla difesa contro la minaccia garibaldina, che veniva neutralizzata nella [[battaglia di Mentana]] dalle truppe franco-pontificie.
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Negli anni successivi la Guardia palatina continuava il suo normale servizio, benché si profilassero all'orizzonte una serie di eventi molto impegnativi, quali l'Anno Santo del [[1925]], il [[Giubileo sacerdotale]] del Pontefice nel [[1929]], la firma dei [[Patti lateranensi]] sempre nel 1929 ed infine l'Anno Santo straordinario per il XIX Centenario della redenzione nel [[1933]].
 
La firma del [[Patti Lateranensi|reciproco riconoscimento]] tra il Regno d'Italia e la [[Città del Vaticano]] nel 1929 permetteva alla Guardia palatina di fuoriuscire dalla cattività in cui permaneva dal 1870: il [[25 maggio]] 1933 si recava presso la [[basilica cattedrale di San Giovanni in Laterano]] e nelle altre zone extraterritoriali per montare di servizio.
 
Il [[10 febbraio]] [[1939]] moriva Pio XI. La [[Seconda guerra mondiale]] vedeva il pontificato di [[Papa Pio XII|Pio XII]]. Nel periodo della occupazione nazifascista di [[Roma]] il corpo ebbe di nuovo un vero e proprio ruolo militare, assicurando la [[sorveglianza armata]] dei confini del piccolo stato vaticano. L'organico aumentò di 1425 unità e tra questi furono arruolati anche ebrei romani per proteggerli dalle deportazioni. Al termine del conflitto, la Guardia palatina consolidava i propri organici e si apprestava a festeggiare i cento anni dalla fondazione.