Nerofumo (fumetto): differenze tra le versioni

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Un frate [[comboniano]], Padre Adriano Bonfanti, aveva scritto una serie di racconti che venivano pubblicati sul settimanale [[Il Vittorioso]]; [[Carlo Peroni]] pensava a realizzare le illustrazioni e, come si usava allora, anche i titoli disegnati. Peroni ,per un racconto, pero', fece un errore: aveva scritto "Il cacciatore di mustang" al posto di "Il domatore di [[mustang (cavallo)|mustang]]".
 
Padre Bonfanti si arrabbiò per questo errore che aveva cambiato completamente il significato del suo racconto. Si presento'presentò a Peroni e, per "punizione", gli chiese di realizzare una storiellina gratis per il giornale che i comboniani avevano fatto per i ragazzi, ''Il Piccolo Missionario''.
Peroni realizzo' quella storia, pensando di creare Nerofumo, un personaggio semplice da disegnare: le braccia e le gambe erano solo dei fili neri, il tutto per fare prima. Consegnata quella storia (dove tra l'altro Peroni aveva messo lo stesso sacerdote, chiamato nel fumetto Padre Adriano), Padre Bonfanti disse al disegnatore che quella storia era piaciuta ed ora avrebbe dovuto continuare, ma da quella volta in poi gli sarebbero state pagate (con una cifra simbolica) quelle storie.