Cooptazione: differenze tra le versioni

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La cooptazione è invece ancor oggi utilizzata con una certa frequenza in istituzioni [[religione|religiose]] o [[accademia|accademiche]] e in alcune [[organizzazioni internazionali]], quali il [[Comitato Internazionale della Croce Rossa]] e il [[Comitato Olimpico Internazionale]].
 
Esempio chiaro può essere il comportamento della '''Curia del Vaticano''' nelle persone dei Cardinali che la compongono: dai resoconti interpretativi dei vaticanisti sulla "'''dimissione'''" o "'''abdicazione'''" di '''Benedetto XVI''' annunciata per il 28 febbraio 2013 alle ore 20 in punto, si rileva chiaramente la prassi di cooptazione soprattutto in occasione dei conclavi, nel tentativo di coagulare i voti del Collegio Cardinalizio per eleggere un personaggio utile alla conservazione dello "status quo" o del "cui prodest" . (1)
 
 
Va infine rilevato che in certi casi, pur non essendo prevista dalle norme che disciplinano il collegio, la cooptazione avviene ''di fatto'', grazie al controllo che l'organo ha sul gruppo sociale che lo dovrebbe eleggere. Questo è ciò che avviene talvolta nei [[partito politico|partiti]] ed altre [[associazione (diritto)|associazioni]], che, pur apparentemente ordinate secondo il metodo democratico, finiscono per assumere connotati oligarchici. Una cooptazione di fatto si riscontra spesso anche nei [[consiglio di amministrazione|consigli di amministrazione]] delle [[società per azioni]], quando la proprietà delle azioni è così dispersa che nessun azionista o gruppo di azionisti è in grado di condizionare l'elezione degli amministratori.
 
 
(1) Cfr. La Repubblica 17/02/2013 pag.27 E. Scalfari, Riuscirà a guarire la Chiesa ferita?
==Voci correlate==
*[[Nomina]]