Contrattazione collettiva: differenze tra le versioni

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==Evoluzione storica==
In [[ventennio fascista|epoca fascista]] vi era una contrattazione collettiva di tipo [[corporazioni|corporativista]], in cui ogni categoria di lavoratori aveva un proprio [[sindacato]], ma gli accordi erano pressoché stabiliti dallo [[statoStato]], il quale pretendeva il massimo della produzione a scapito sia del [[lavoratore]] che del [[datore di lavoro]], dato che vi era il principio del bene principale dell'economia di stato.
 
Con la [[costituzione]] ([[1948]]) l'[[sindacati|attività sindacale]] viene riconosciuta come libera e indipendente, e con [[personalità giuridica]] qualora il sindacato sia registrato (cosa, chead nonoggi, ènon ancora avvenuta) oltre che gli effetti della contrattazione collettiva vengono resi effettivi ''erga omnes:'' (verso tutti).
 
Con la legge 741 ([[1959]]) il [[legislatore]], per rendere effettivi gli effetti delle contrattazioni collettive in tutto il territorio nazionale, stabilisce la possibilità per il [[parlamentoParlamento]] di approvare sotto forma di vera e propria legge i risultati delle contrattazioni collettive.
 
==Derogabilità==