Filtro a densità neutra: differenze tra le versioni

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→‎Varie: aggiunti problemi di focheggiatura ed esposizione automatica.
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*Sovrapponendo due filtri a densità neutra se ne ottiene un terzo più intenso. Per ottenere in maniera rapida l'intensità del nuovo filtro è sufficiente sommare i valori di f-stop dei filtri sovrapposti e poi, eventualmente, ricavare tabellarmente le altre unità di misura.
*Per le macchine a pellicola che hanno degli ISO preimpostati, i ''filtri a densità neutra'' possono essere utilizzati per non cambiare le impostazioni della macchina e la pellicola quando ci si sposta continuamente da ambienti con luminosità differenti quali luoghi al chiuso e all'aperto.
*L'utilizzo di ''filtri a densità neutra'' particolarmente intensi mettono in difficoltà l'esposimetro e la messa a fuoco automatica della macchina fotografica che, fintanto che il filtro è montato sull'obiettivo, possono anche smettere di funzionare correttamente. Il fenomeno è correlato sia all'intensità del ''filtro a densità neutra'' utilizzato sia delle condizioni luminose della scena da riprendere ma in generale, in condizioni diurne normali, possiamo dire che una simile situazione si verifica a partire con filtri superiori agli ND 128. Per ovviare al problema, prima di montare il filtro, si può focheggiare e valutare l'esposizione in maniera automatica, bloccare la messa a fuoco sul punto trovato e poi rifinire e bloccare i tempi di esposizione e le aperture del diaframma in previsione dell'intensità del filtro da montare.
 
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