Castello di Kenilworth: differenze tra le versioni
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Enrico III, una volta tornato in possesso del maniero, lo concesse al figlio minore [[Edmondo il Gobbo, conte di Lancaster]]. Il castello venne in seguito ereditato da [[Enrico Plantageneto (1310-1361)|Enrico, duca di Lancaster]], nipote di Edmondo ed in seguito passò a [[Giovanni di Gand, I duca di Lancaster|Giovanni di Gand]], parente del duca.
Dal [[1364]] Giovanni di Gand iniziò a trafromare il castello da un edificio esclusivamente militare, in una piacevole residenza di campagna: i lavori di modernizzazione continuarono anche sotto [[Enrico V d'Inghilterra|Enrico V]], nipote di Giovanni di Gand. Il castello rimase proprietà della famiglia reale fino a quando non venne ceduto a [[John Dudley, I duca di Northumberland]] nel [[1553]]. Nel [[1563]] [[Robert Dudley, I conte di Leicester]], favorito della regina [[Elisabetta I Tudor]], ricevette in dono il castello. Dudley contribuì a
Anche [[Sir Walter Scott]] scrisse dell'avvenimento in una novella del [[1821]] intitolata proprio ''[[Kenilworth (novella)|Kenilworth]]''; e nel [[1864]] [[Sir Arthur Sullivan]] pubblicò il suo lavoro ''[[The Masque at Kenilworth]]''.
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