Idris (islam): differenze tra le versioni

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'''Idrīs''' ({{arabo|ﺍﺩﺭﻳﺲ}}) è il nome col quale, in due ricorrenze, il [[Corano]] indica un [[profeta]] destinato a rivelare all'umanità il volere divino.<br>
Si tende a identificarlo col [[Bibbia|biblico]] [[Enoch]] - in [[lingua araba]] Akhnūkh - o, in subordine, con [[Esdra|ʿEzra]], [[Elia]] (Iliyās) o [[al-Khidr|al-Khiḍr / Khaḍir]], e a collocarlo nel periodo che avrebbe preceduto il [[Diluvio Universale]]: [[mitologema]] presente in numerose culture semitiche e, quindi, anche nell'[[Islam]].
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{{quote|E rammenta Ismaele e ''Idrīs'' e ''<u>D</u>ū'l-Kifl'', che tutti furon pazienti. - E li facemmo entrare nella nostra Misericordia: per vero essi sono ora tra i santi.|tr. di [[A. Bausani]]}}
 
Nell'[[Ermetismo]], si tese a inserirlo nella linea genealogica di [[Hermes]] (Hirmis) e lo stesso [[mistico]] [[Ibn Arabi|Ibn ʿArabī]] lo definì il "profeta dei filosofi".<ref>G. Vayda, nel suo lemma su Idrīs nell'''[[Encyclopaedia of Islam]]''.</ref>
Per questo in varie opere di cultura [[islam]]ica è indicato come inventore, in special modo della [[divinazione]] tramite la [[geomanzia]].<ref>Ibidem.</ref>