Historiae (Tacito): differenze tra le versioni

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===Libro V===
Assedio di Gerusalemme e disordini in Germania.
ritrae chiaramente quella che era ormai l’idea riguardante il popolo ebraico chiuso nella sua legge e nelle pratiche culturali del loro unico dio. tale comportamento non poteva non suscitare la diffidenza e il risentimento dei romani. l’atteggiamento di Tacito verso i giudei è in linea con quello dei suoi contemporanei , ma dalle pagine dello storico non emergono solo pregiudizi genericamente diffusi tra gli altri romani. nei 13 capitoli che egli riserva agli ebrei, esprime non solo disprezzo e avversione ma anche un vero e proprio odio per quel popolo, nel cui tradizionalismo egli scorgeva la negazione del prestigio di roma. detestava gli ebrei perché apparivano spregiatori della legge romana e timorosi soltanto delle loro leggi, e in particolare il rifiuto da parte del popolo ebraico di venerare come sacra la figura dell’imperatore, spingono lo storico a formulare verso gli ebrei un giudizio estremamente negativo.
Tutto ciò era secondo Tacito la manifestazione di una presunzione insopportabile.