Nematocisti: differenze tra le versioni

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[[File:Nematocisti.jpg|thumb|Estroflessione del filamento urticante|250px]]
Le '''nematocisti''' (o '''nematociti''') sono organi urticanti racchiusi in alcune cellule ectodermiche dei [[Celenterati]], dette '''cnidocisti''' (o '''cnidociti''' o '''cnidoblasti'''), che servono all'animale per difesa e per paralizzare le prede.
 
==Struttura e fisiologia==
Le nematocisti sono costituite da una capsula (dotata di un filamento sensorio detto '''cnidociglio''') e da un filamento urticante che, allo stato di riposo, è invaginato a spirale entro la capsula. Lo cnidociglio possiede una terminazione sensitiva che, se stimolata, provoca l’aumento della pressione nella capsula urticante, quindi l’estroflessione del filamento come una molla e la secrezione delle tossine attraverso un piccolo orifizio posto all'estremità del filamento stesso.
 
Sembra che il sistema nervoso dell’animale non sia coinvolto in questa reazione, ma piuttosto che ogni cnidoblasto agisca indipendentemente, in seguito ad una specifica reazione chimica che avviene tra la superficie che entra in contatto con la cisti e la
Un tipo modificato di nematocisti, detto '''spirocisti''', emette filamenti adesivi chiusi terminalmente e raccolti a spirale, utili per catturare le prede o per fissarsi ai substrati.cellula urticante. Infatti, se lo cnidociglio viene sfiorato con materiale chimicamente inerte, non si provoca alcuna reazione.
 
Le [[biotossina|biotossine]] degli [[cnidari]] hanno effetto neurotossico, ipnotossico e talatossico e da studi effettuati nei primi del ‘900 furono studiati gli effetti dell’[[anafilassi]], alcune sostanze che se in un primo tempo non producono effetti apprezzabili, successivamente possono indurre effetti gravissimi noti come [[shock anafilattico]]. L'azione urticante di alcuni celenterati ([[Medusa (zoologia)|meduse]], [[Actiniaria|anemoni]], [[Physalia physalis|fisalie]], ecc.) può provocare nell'uomo lesioni a livello epidermico o disturbi generali, in alcuni casi con esito letale.
 
Un tipo modificato di nematocisti, detto '''spirocisti''', emette filamenti adesivi chiusi terminalmente e raccolti a spirale, utili per catturare le prede o per fissarsi ai substrati.
 
Alcuni [[Nudibranchia]] che usano cibarsi dei polipi di cnidari sono in grado di accumulare le cnidocisti sulla loro superficie corporea, le quali svolgono la loro reazione difensiva post mortem e dopo essere state ingerite dal mollusco.
 
==Tossine==
 
Le [[biotossina|biotossine]] degli [[cnidari]] hanno effetto neurotossico, ipnotossico e talatossico e da studi effettuati nei primi del ‘900 furono studiati gli effetti dell’[[anafilassi]], alcune sostanze che se in un primo tempo non producono effetti apprezzabili, successivamente possono indurre effetti gravissimi noti come [[shock anafilattico]]. L'azione urticante di alcuni celenterati ([[Medusa (zoologia)|meduse]], [[Actiniaria|anemoni]], [[Physalia physalis|fisalie]], ecc.) può provocare nell'uomo lesioni a livello epidermico o disturbi generali, in alcuni casi con esito letale.
 
 
 
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